Il 27 giugno 1980 i miei genitori erano studenti universitari. In questi ultimi 31 anni si sono laureati, hanno trovato lavoro, si sono sposati, hanno avuto due bambine, hanno cambiato casa tre volte e lavoro ancora di più, mio papà si è messo in proprio e adesso lavora con 50 persone in una ditta con il suo nome. Io e mia sorella siamo cresciute, abbiamo giocato, ci siamo rotte qualche osso e l'abbiamo riparato, siamo andate a scuola, al liceo e all'università, ci siamo innamorate, fidanzate, lasciate e poi di nuovo da capo. Io mi sono laureata, ho trovato un lavoro e me ne sono andata di casa e dalla mia città.Il 27 giugno 1980 l'aereo di linea Douglas DC-9 I-TIGI della Itavia si è squarciato in volo ed è finito in mare. In questi ultimi 31 anni gli investigatori non hanno concluso niente.

La prima volta che sono andata nel mio personale paradiso terrestre avevo un mese e ovviamente non ricordo gran chè. Però da allora ci sono tornata tutte le estati e ormai per me le vacanze sono impensabili senza minimo due settimane laggiù. E' nel grande soggiorno affacciato sul mare che ho imparato a camminare, è nell'acqua trasparente della spiaggia sotto casa che ho imparato a nuotare, che ho scoperto che i pesciolini giocano ai tuoi piedi se smuovi un po' il fondo. E' sempre lì che ho rischiato di annegare, quando quella sconsiderata di mia mamma mi ha detto "perchè non raggiungi papà al largo che ormai hai imparato a nuotare?", solo che io avevo solo imparato a galleggiare con la maschera e il boccaglio. E' su quella spiaggia che ho giocato per anni a nascondino, a ce l'hai, a strega comanda colore, a pallavolo, a calcio e non so più che altro con i miei duecentocinquanta cugini, perchè la spiaggia è talmente poco frequentata che potevamo fare tutto questo senza che nessuno protestasse. E' davanti al cancello di casa che ho dato il mio primo bacio. E' sulla "mia" spiaggia che ho fatto falò, guardato fuochi d'artificio, chiacchierato fino a notte fonda, fatto il bagno a mezzanotte. Ed ero sempre su quella meravigliosa spiaggia quando ho chiesto a CINQUE stelle cadenti che PrincipeAzzurro mi baciasse e visto che in un posto magico come quello le stelle ti ascoltano sempre, quella stessa notte Principe Azzurro è diventato il MIO PrincipeAzzurro.

Io non sono affatto per la taglia 38 a tutti i costi: ognuna ha la sua fisionomia e non tutte stanno bene magre. E comunque è giusto che ogni donna si senta bene indipendentemente dai chili di troppo. Però usa la testa. Se sei sovrappeso di circa 30kg, magari la maglia di rete rossa no, ecco. Che poi sembri un gigantesco babybel.