martedì 17 settembre 2013

Come scaldare la pizza avanzata senza trasformarla in chewing gum


Odio quando mi avanza un pezzo di pizza, perché so già che poi se lo riscaldo al microonde verrà fuori un immondo chewing gum, ma di accendere il forno per un quarto di pizza non se ne parla. Così oggi ho tentato un'altra strada.

Ecco a voi il preziosissimo tutorial come da titolo.

  1. Fissare sconsolati il pezzo di pizza pensando: “E ora? Che ci faccio?” 
  2. prendere una padella, poggiarci la pizza, chiudere con un coperchio e accendere il gas al minimo, 
  3. andare in camera, spogliarsi e spalmarsi la schiena di crema all'arnica per cercare di placare il simpatico mal di schiena che affligge da ore, 
  4. applicare un lungo massaggio per far assorbire i 3kg di crema accidentalmente erogati, 
  5. lavarsi le mani unte di crema, 
  6. esclamare: “porca vacca, la pizza!” 
  7. correre in cucina avendo cura di chinarsi nel passare davanti alle finestre (si noti che non è ancora stato effettuato lo step “rivestirsi”), mandando al diavolo il benefico effetto dell'arnica, 
  8. sollevare il coperchio e scoprire che, incredibilmente, non solo non è carbonizzata né rinsecchita, ma è anche la migliore pizza riscaldata che la sottoscritta si ricordi. 
Buon appetito!

Nota bene: i passaggi 3-7 potrebbero sembrare superflui, tuttavia approfondite ricerche* effettuate all'MIT hanno provato che sono assolutamente necessari.


*C'è un tizio che ha pubblicato un articolo sull'equazione per la perfetta cottura dell'hamburger, quindi niente facce incredule, per cortesia.