mercoledì 31 agosto 2011

Nuove droghe (2)

 
Dopo nutella, crostatine, telefilm cretini e internet ho ufficialmente sviluppato una nuova dipendenza: Sims Social. Ci ho messo mesi e mesi ad uscire dal tunnel di Farmville, e ora sono inequivocabilmente entrata in quello di Sims Social. Che poi, a dirla tutta, del mio Sim* (per chi non conoscesse il gioco, ogni utente ha un omino, chiamato Sim, che deve far vivere ed interagire con i vicini per guadagnare soldi e punti vari) frega relativamente poco. Quello che a me piace è costruire la casa, ingrandirla, arredarla... Praticamente io faccio sgobbare il mio Sim solo per avere abbastanza soldi per comprare il tavolo di cristallo, le sedie color ciliegia etc. Che poi, siamo sinceri, il nuovo bagno rosa è osceno.... e vogliamo parlare della cucina country? E il letto con testata e pediera in sbarre metalliche modello ospedale??? Ma non importa: io continuo ad accumulare soldi aspettando il nuovo modello di cucina..
Ho persino convinto mia sorella e PrincipeAzzurro ad iscriversi per poter avere nuovi "vicini di casa" e ora loro sono nel tunnel tanto quanto me... sono una brutta persona!

*vedi foto sopra
 

martedì 30 agosto 2011

Esperimenti falliti

 
Io non mi sono mai veramente ubriacata in vita mia. Non sono ideologicamante astemia, però di fatto bevo raramente perché il 99% degli alcolici mi fa schifo. In pratica mi piace solo qualche cocktail alla frutta.
La prima volta che mi è girata un po' la testa è stata la sera dopo la laurea e, visto che non ero abituata, quando mi sono alzata in piedi ho temuto di rotolare giù per terra. In realtà era solo un'impressione, visto che sono riuscita ad affrontare scale, buffet e bagno, il tutto sui tacchi, che per me sono un problema anche da sobria. L'esperienza però non mi aveva entusiasmata particolarmente, quindi non ho più ripetuto.
Quest'estate, dopo aver passato una serata a star dietro ad amici imbecilli ed ubriachi (uno era uscito dal finestrino della macchina in corsa per salire sul tetto, un'altra vomitava mezza nuda sdraiata a bordo strada e un terzo, appena ventenne, cercava di far rissa con un gruppo di uomini adulti, grossi e anch'essi ubriachi), mi sono detta che se uno rischia di ridursi in questo stato pur di bere, doveva essermi sfuggito qualcosa di assolutamente meraviglioso dello stato di ebbrezza. Allora ho dato il via alla sperimentazione.
Visto che i picchi di alcol nel mio sangue di solito si registrano dopo che uso il collutorio, la sera successiva ho deciso che un intero cocktail, a stomaco pieno, sarebbe stato più che sufficiente. Mi sono pure dovuta sforzare perché, come sempre, dopo tre sorsi mi era passata la sete. Risultato? Mah... un certo rimbecillimento, equilibrio un po' incerto, un po' di ridarella e tanto sonno. Ho pensato che forse avevo scelto la serata sbagliata, troppo tranquilla.
Così per il secondo esperimento ho aspettato la discoteca. Dopotutto è un classico ubriacarsi in discoteca, no? Dicono ci si senta la testa leggera, si perda qualche freno inibitorio e ci si scateni di più. Dicono. Io no. Io mi sentivo la testa pesante, mi sentivo sgraziata e non avevo più nemmeno voglia di ballare. Nemmeno la ridarella, stavolta. Alla fine mi sono sforzata di ballare per farmi passare più in fretta i sintomi e poi mi sono goduta la serata sobria. Così la mia sperimentazione è miseramente fallita, per la gioia del PrincipeAzzurro, che così può continuare a contare su un'autista sobria.
Pazienza, tanto cosa me ne faccio di una piña colada quando oggi ho scoperto che la mia gelateria preferita fa un meraviglioso frullato di ananas e cocco?
 

domenica 28 agosto 2011

C’è sempre una morale

 
L'importante è avere l'uccello grosso



La morale di "Avatar", secondo PrincipeAzzurro
 

PS Cercando un'immagine del suddetto uccello (che pare si chiami Banshee) ho scoperto che la mia dolce metà non è stato l'unico genio a partorire questa morale... pardon

lunedì 22 agosto 2011

Capita a fagiolo

 
Uscire per cercare un bar dove mangiare un panino. Arrancare, sudata fradicia (37dicotrentasette gradi), fino al più vicino. Chiuso. Proseguire, sperando in un po' di fortuna. Non averla. Perdersi nella città deserta. Ritrovare la strada. Optare per un gelato nell'unico locale aperto e con aria condizionata nel raggio di km. Uscire nell'afa per tornare in ufficio ed imbattersi in una perla rara:

      "Ricorda: l'autocombustione umana è una minaccia reale (Confucio)"
 

domenica 21 agosto 2011

Post depresso



Fine delle ferie.
Voglia di lavorare: non pervenuta.
In attesa che passi la depressione da rientro.