mercoledì 21 novembre 2012

Questa NON è una guida al regalo perfetto

Sono in fase uffa-devo-pensare-ai-regali-di-Natale e quando mi imbatto in un link che promette di contenere una mirabolante guida al regalo giusto, di solito ci casco come un allocco.

L'ultimo click mi ha insegnato che "i primi regali ai quali pensare sono quelli per amici, amiche e colleghi. Iniziamo da loro, perché sono in numero maggiore rispetto al resto dei nostri cari...". Questo lo dici tu: io faccio il cenone con 20 parenti e il pranzo con altri 10 parenti acquisiti. Ma va beh, leggiamo oltre, in fondo un regalo per un'amica va bene anche per una cugina.

"... e giocando d’anticipo avremo modo di non dimenticare nessuno." Quindi dici che aspettare il 24 è controproducente? Accidenti, che suggerimento originale! Davvero, non ci avevo mai mai mai pensato prima. Ora però dammi qualche suggerimento concreto, please

"Scegliamo regali utili..." - sono d'accordo - "... sia fashion...". Oddio, dipende per chi, però dai, in generale può andare bene.

"... come...."

Ecco, ecco, ci siamo! Svelami il regalo perfetto!! Rullo di tamburi......

martedì 20 novembre 2012

Di totani e nomenclatura

Una decina d'anni fa* frequentavo il ginnasio, che poi sarebbero i primi due anni del liceo classico. Sempre che si chiami ancora così; sono decenni che vogliono eliminare il nome ginnasio, magari negli ultimi 10 anni ci sono riusciti. "Ciò che chiamiamo rosa anche con un altro nome conserva sempre il suo profumo", ma evidentemente il ginnasio con questo nome non insegna abbastanza. Del resto si sa che le riforme di sostanza sono sempre le più caldeggiate.

Sto divagando.

venerdì 16 novembre 2012

Lamentele del giovedì

Io ogni tanto mi chiedo chi gestisca il sito di Trenitalia. E se ti sembra che sia fatto bene, fammi una cortesia: cerca di comprare il biglietto per il treno interregionale da Bologna a Torino delle 15.24. Quando non ci riuscirai (perchè non ci riuscirai*) ne riparliamo.

giovedì 8 novembre 2012

Felicità

 
Felicità è ricordarsi di avere i Kinder Pinguì nel frigo dell'ufficio.

God bless chocolate!

martedì 6 novembre 2012

Rose di stoffa for dummies

A quanto dicono le statistiche di blogger, una percentuale significativa delle (15) persone che sono capitate su questo pseudoblog semiabbandonato cercava un tutorial per fare le rose di stoffa, tratte in inganno da questo post. E visto che 1-scontentare quegli 8 lettori dimezzerebbe il mio pubblico, 2-non ho mai scritto un tutorial prima e le cose nuove mi divertono, ecco a voi le...


Rose di stoffa for dummies

Tutorial semplificato a prova di deficie pasticcioni (insomma, se ce l'ho fatta io, ce la fanno tutti) per realizzare UTILISSIME rose di stoffa.

1- (step facoltativo: se ti fidi di me -povero te- passa al punto 2) Cerca su internet "diy fabric roses", trova 1000 tutorial, escludi quelli che richiedono la colla che per i defic pasticcioni è pericolosa. Che poi ti incolli le cose al dito e non sai come staccarle (nooooo, a me non è mai successo, parlo così per sentito dire... O_o). E comunque mica serve.

2- Confronta i tutorial rimasti e verifica che alla fine bastano:
  • un nastro di stoffa o un pezzo di stoffa ritagliato/strappato da un vecchio lenzuolo/camicia/etc
  • un ago 
  • un filo (ma si cuce poco poco poco. E' più facile che attaccare un bottone, davvero).
Per esperienza, evitare il raso, che scivola tra le mani peggio di una saponetta e obbliga a cucire di più.

TRUCCO PER PASTICCIONI: Se si vogliono fare le cose strafacili, esistono nastri che hanno due sottili fili di metallo per rinforzare i bordi. Sono una meraviglia per fare le rose e si trovano nei negozi "tutto a 1€" (o si recuperano da pacchetti regalo, come nel mio caso). Però oggi non avevo più nastri per pasticcioni e nelle foto sotto si vede una rosa fatta con un nastro di raso. Inutile precisare le maledizioni che ho tirato giù per tenerlo fermo con una mano mentre con l'altro scattavo le foto. Oltretutto ho un not-so-smart-phone, quindi le foto sono un po' una schifezza, ma amen, spero che il succo si capisca.

3- Prendi il nastro e, se è di stoffa sottile, piegalo in due per il lungo. Se è un po' spesso, va benissimo con strato singolo.