giovedì 12 luglio 2018

Giudizi non richiesti

Ho sentito spesso donne lamentarsi dei consigli non richiesti ricevuti appena hanno avuto un figlio. A me in realtà i consigli non dispiacciono, purché non mi giudichi se non li seguo.
Perché se invece quando decido di non seguirli mi dici che sbaglio, lì mi arrabbio.

La migliore di tutte è stata una collega che, pensando mi avessero indotto il parto (cosa per lei inconcepibile in qualsiasi circostanza) mi ha detto che mi hanno fatto il cesareo perché il bimbo non era pronto. Quando ho detto che veramente aveva fatto tutto lui, solo che si era messo male, Ah allora è perché non hai comunicato bene con lui.
Ah ma quindi gli dovevo mandare le istruzioni?

Gira ancora un po'. No, non in senso antiorario, in senso orario. Ah non sai cos'è il senso orario? Ma è quello delle lancette dell'orologio. Ah non sai cos'è l'orologio? Va beh gira verso destra. Come sarebbe a dire che non sai qual è la destra? Ma tutto io ti devo insegnare? Non ti hanno spiegato nulla da dove vieni? 

Quindi niente, visto che non ho mandato le istruzioni per tempo ora ho un sorriso di 20cm sulla panza. Ben mi sta. Così imparo a fare le cose approssimativamente.

Poi c'è mia mamma. Io capisco che lo faccia senza cattiveria, però ormai quando mi telefona rispondo pronta ad arrabbiarmi. Il nocciolo delle critiche è sempre il fatto che seguo una routine piuttosto rigida con il bimbo, in modo che mangi e dorma sempre alla stessa ora. Il chè implica che io organizzi le mie giornate tenendo conto di questi orari. Cerco un posto per allattare un po' prima di doverlo fare. Lo metto nel passeggino o nel letto con ciuccio e rumore bianco 10 minuti prima di quando deve dormire. Programmo un viaggio lungo in macchina quando so che dormirà. Per quanto sembri complesso, in realtà per me è più comodo, perché non é che prima non mangiasse e non dormisse, semplicemente lo faceva in orari random e mi trovavo con un bimbo affamato urlante e nemmeno una panchina all'orizzonte.

Senza contare che dorme 12h con una pausa poppata (e alcune brevissime sveglie ciuccio ma imparerà a rimetterselo da solo. Imparerà vero? VERO?) ed è sempre sorridente. E a me paiono due cose sufficientemente importanti da rinunciare a cenare fuori se non dopo le 21.

Secondo mia mamma invece devo abituarlo ad adattarsi a me. Non c'è verso di spiegarle che lui si adatta benissimo e non rompe neppure, solo che la notte successiva se va bene si sveglia una volta in più. Se va male è il delirio. E siccome sono io che mi alzo la notte, rivendico il diritto di semplificarmi le cose. Ma nulla. Il massimo che ho ottenuto è stato Sei libera di fare i tuoi errori.

Ecco. Visto che sono libera di fare i miei errori, evita proprio di dirmi che sbaglio. Voglio dire, non ho mai sentito tossicodipendenti dire Mi drogo perché mia mamma mi faceva sempre fare un pisolo dalle 14 alle 16, quindi non credo si tratti di un errore tragico, da segnalare assolutissimamente.

Sbaglio? Amen. Prima o poi imparerò. Del resto manco lui mi ha fornito le istruzioni.