mercoledì 28 dicembre 2011

AAA Voglia di lavorare cercasi

 
Mi sono organizzata per lavorare da casa del PrincipeAzzurro per tutta la settimana. Bella idea, no? NO, PESSIMA. Perchè a casa è troppo facile cazzeggiare. Ieri pur di non lavorare mi sono messa a ricamare letterine sulle calze del PrincipeAzzurro, così che la smetta di spaiarle tutte. Ricamare. Devo dire altro?

E' solo il secondo anno che lavoro a Natale e ancora non mi sono abituata a questa storia che il 27 è lavorativo. Io sono ancora nel mondo fatato di pacchetti, lucine, mangiate con parenti e amici, tavolate così grandi che anche se il soggiorno dei miei è di 70m², ci si deve dividere in due stanze diverse, regali spettacolari, regali che mai avresti pensato di ricevere eppure c'è sempre qualcuno che ti conosce così poco da farteli... Sto ancora gongolando per la mia cinquina che mi ha fruttato tre mollette a forma di uccellino per chiudere i pacchi di biscotti e sto già programmando il cenone del 31. Ma soprattutto sto cazzeggiando. Oh se sto cazzeggiando... va beh... il dovere mi chiama. Ho messo muto, ma forse è il caso di rispondere.
 

sabato 24 dicembre 2011

Cara Valyna, caro Bertuccio…


Cara Valyna, caro Bertuccio,

Ieri leggevo la vostra nuovissima rubrica "Problemi di cuore?" e, come sempre, mi contorcevo sulla sedia per trattenere le risate (ero in ufficio...). Arrivata in fondo ho pensato che solo voi potete rispondermi ad una antica questione....

Anni fa, durante quella che le mie cugine chiamano "la tua estate d'oro" e io chiamo più prosaicamente "il mio periodo di zoccolaggine" [n.d.r. la stessa del ballerino rasta], sono uscita qualche giorno con un tipo che ha passato ogni minuto disponibile a cercare di spogliarmi. Ma proprio ogni minuto. Ero arrivata ad evitare la gonna per rendergli la vita più difficile. Poi, quando finalmente mi ero convinta, ha dichiarato di voler andare a dormire presto perchè aveva mal d'orecchi. Giuro. Che ogni volta che ci penso mi viene in mente la canzone "2 di picche" dei Gem Boy. Il giorno dopo ha inventato un'altra scusa e poi è partito (la partenza era già programmata, non è che l'ho fatto scappare, eh).

Ecco, io non me la sono mai spiegata questa cosa, soprattutto visto che periodicamente fa il provolone in chat. Me la spiegate voi?

Una vostra affezionata lettrice,

Ingegneresentimentale
 

venerdì 25 novembre 2011

Caro Sig. Zuckerberg


Caro Sig. Zuckerberg,

cosa Le fa pensare che io voglia aggiungere Martina LaPazza ai miei amici di Facebook? Era la ragazza di PrincipeAzzurro, OK? E da quando sto insieme a lui, LaPazza gli ha scritto e-mail romantiche, a luci rosse o semplicemente farneticanti, gli ha telefonato da depressa, da isterica, da incazzata e da pazza e gli ha anche fatto la posta sotto casa... quindi caro Mark (scusa se passo al tu, ma se ti racconto i fatti miei poi non posso darti del Lei. E poi tanto da voi nemmeno si usa il Lei) mi spieghi perchè dovrei volerla come amica? Lo so che abbiamo un amico in comune, ma non è un buon motivo, mi dispiace.
E poi va bene, posso capire che voi non possiate sapere che lei è l'ex del mio PrincipeAzzurro, ma potete almeno mettere un bottone No-mi-sta-sulle-balle-smettila-di-chiedermelo? Almeno posso finalmente dimenticarmi che esiste e soprattutto evito di andare a cliccare sul suo nome per controllare la sua bacheca in pieno stile bimbaminkia.
Grazie per la cortese attenzione.

Cordiali saluti,
Ingegneresentimentale 

 facebook no mi sta sulle balle

lunedì 21 novembre 2011

A cosa serve un ingegnere in casa*

 
Se sei sfigato, può capitare che si rompa improvvisamente un tubo dell'acqua, con conseguente pittoresco effetto geyser**. Se sei molto sfigato, a monte del tubo rotto non esiste sessun rubinetto che blocchi il flusso, a parte il rubinetto centrale di tutta la casa. Se sei davvero davvero sfigato, si rompe di domenica.
Ma niente paura! Ghe pensi mì! OK, non so quanto terrà la toppa, ma tra me, mio padre e PrincipeAzzurro (tutti e tre ingegneri...) non so chi si è divertito di più a inventarsi un modo per tappare il tutto. Sembravamo tre bambini con i lego... Avete presente quelli che usando calzini, scotch e altre robette hanno fatto costruire ai poveracci che stavano sull'apollo 13 un filtro per l'anidride carbonica che gli ha impedito di crepare? Ecco, secondo me anche loro si sarebbero divertiti un sacco se non avessero saputo che in caso di malfunzionamento invece di una doccia rischiavano di veder morire tre persone. 
Alla fine ce la siamo cavata con un turacciolo, un temperino, una patacca di metallo, un pezzo di doccia rotta e quattro bulloni. 
Non so quanto durerà, ma per ora tiene.


* A onor del vero va anche detto che il tubo è stato rotto da mio padre, quindi devo ammettere che in effetti senza ingegneri in casa non si sarebbe neppure presentato il problema... ma son dettagli
**L'acquedotto è a circa 10 atmosfere in quella casa. L'effetto è appena inferiore a quello della foto.
  

lunedì 14 novembre 2011

I fell in love

 
Sono stata in una città spettacolare, con un fiume placido e tranquillo, canali, chiuse e pittoreschi ponticelli. In una città con palazzi bellissimi e curati, che ogni 5 metri vorresti scattare una foto ma poi ti senti anche un po' scema. Sono stata in un posto in cui il 90% della dieta consiste in crauti, formaggi, cipolle e carne, ma solo quella che fa male (wurstel, pancetta, salsiccioni) e viene da chiedersi come siano ancora tutti vivi e con una vita sociale. Sono stata in una città in cui il sole non c'è quasi mai, ma quando c'è rende tutto magico. Sono stata in un quartiere di casette piccole e colorate che sembrano quelle delle fiabe. Sono stata in una città in cui il sabato mattina alle 10 le strade puzzano di formaggio perchè davanti a tutti i ristoranti c'è un camioncino che scarica gli ingredienti per la giornata. Sono stata in una città in cui quando trovi uno scarafaggio nel corridoio dell'hotel pensi "beh, almeno non è nell'insalata come ieri sera". Sono stata in una città in cui due terzi della popolazione non spiaccica due parole di inglese e l'altro terzo lo parlerebbe benissimo, ma si ostina a risponderti in francese pur sapendo che non stai capendo un accidente. In una città in cui se ti vedono per strada con una cartina in mano, ti fermano per chiederti se possono aiutarti. 
Sono stata a Strasburgo e non vedo l'ora di tornarci, ma con PrincipeAzzurro, la prossima volta.
 

giovedì 3 novembre 2011

Cervelli in fuga

 
No, non intendo parlare del 50% dei miei ex compagni di corso che sono felicemente emigrati all'estero e adesso, presumibilmente, guadagnano ben più di me. Del resto è una forma di compensazione per tutte le prese in giro che dovranno subire ogni giorno per essere nati nel paese del bunga bunga.

No, io intendevo parlare del MIO cervello, che chiaramente è scappato o, nella migliore delle ipotesi, si è preso una vacanza. Stamattina infilandomi la giacca per uscire di casa mi sono intravista nello specchio enorme che grazie al cielo ho accanto all'ingresso e.... mi sono accorta di non avere messo il vestito. Praticamente stavo uscendo di casa in dolcevita e calzamaglie, ma senza vestito. Però avevo gli orecchini, eh! Intonati con il vestito (che non avevo, ma son dettagli).

Del resto sono figlia di mia madre, che una volta è andata in ufficio con due scarpe diverse (ma diverse diverse eh: colore diverso e altezza del tacco diversa...) ed è dovuta andare a comprarsene un nuovo paio di corsa. Per non parlare di quella volta che si è accorta a metà strada tra casa e aereoporto di avere ai piedi le ciabatte di mio padre e ha preteso di tornare indietro a cambiarsele. Quando finalmente siamo arrivate in aereoporto hanno rimandato indietro il pulmino solo per noi...
 

mercoledì 26 ottobre 2011

Rivoglio il mio ombrello

 
Mi hanno rubato l'ombrello. Di nuovo. Me l'hanno già rubato a scuola, all'università, in più di un negozio, in metropolitana (l'avevo dimenticato sulla panchina: tempo 2 minuti per tornare indietro ed era sparito) e anche al cinema. Dovrei aver fatto l'abitudine a questa sorta di beneficenza forzata, ma oggi si sono superati: me l'hanno rubato sul pianerottolo di casa mia.
E non è che viva in un palazzone, eh... in tutto sono 8 appartamenti, ma sul mio piano (l'ultimo) siamo in 4. In quello di fianco c'è un signore tanto gentile e a modo che proprio non ce lo vedo a rubare un ombrello. E comunque anche il suo ombrello era sul pianerottolo, quindi non vedo perchè avrebbe dovuto prendere il mio. Di fronte c'è una signora anziana molto riservata e silenziosa che non esce mai di casa. E poi c'è un appartamento con 4 studenti rasta e un po' cannaioli e mi girano le palle a mille perchè se dico che secondo me sono stati loro passo per vecchia bisbetica, invece è semplice deduzione logica.
Anche perchè io non ce l'ho con i rasta. Anzi, sono anni che ogni volta che qualcuno parla male dei rasta io tiro fuori Rick, ragazzo rasta con cui sono uscita secoli fa e che sembra inventato apposta per smentire qualunque pregiudizio. Ad esempio tutti dicono che quei cosi in testa puzzano. Ora, io non so se fosse un caso isolato o meno, ma i suoi profumavano di balsamo, giuro! Era tenero e romantico (pure troppo, trattandosi di storiella estiva :-) ), educatissimo e gentile. Piaceva persino a mia mamma, nonostante i rasta*... e sono assolutamente certa che non abbia mai rubato un ombrello. Ma nemmeno una caramella, credo. Va beh che è tedesco e i tedeschi, si sa, non sono italiani. Tra l'altro è tedesco ma sembra un incrocio con qualche popolazione a sud dell'equatore, infatti confrontandolo con suo fratello, biondo, occhi azzurri e pelle chiara e lentigginosa, ero convinta fosse adottato. Ma la cosa che mi aveva stupita di più era che nonostante il look e i tratti somatici, che al massimo mi avrebbero fatto pensare ad un suonatore di bonghi, ballava danza classica.

*no, non sono solita presentare a mia mamma uno con cui sono uscita una settimana. Solo che lei l'ha conosciuto prima di me. Storia lunga.
 

martedì 25 ottobre 2011

L’amore è cieco. E anche a tatto è messo male

 
"Amore, che tette enormi che hai oggi!"

Per carità, tutto è relativo, si sa. Però, per quanto uno possa relativizzare, una prima abbondante sarà anche appena più di una prima-e-basta, ma "enorme" non mi sembra proprio l'aggettivo giusto... E lo so che non dovrei essere io a fargli notare questi piccolissimi abbagli, ma non ce l'ho fatta a trattenere le risate. E' come se la moglie di Brunetta gli dicesse "Amore, come sei alto oggi..."
E comunque devo ancora capire che cosa ci faccia una donna con Brunetta. E non tanto per quanto è brutto, ma per quanto è antipatico... Voglio dire: quando uno non è niente di chè, si dice "però è simpatico", ma lui?? Oh, se si è sposato lui c'è speranza per tutti.
 

giovedì 13 ottobre 2011

Disordine, aspirapolvere e musei improbabili

 
Una delle mie citazioni preferite è:


"Solo chi non sa piu' che diavolo fare della propria vita si preoccupa di riorganizzare da cima a fondo l'armadio, non potendo mettersi a rassettare il mondo."



Fred Vargas, Io sono il Tenebroso


Citazione che io applico alla mia vita in senso molto più ampio, senza limitarmi assolutamente al solo armadio. Come se non bastasse, la mia innata refrattarietà all'ordine e alle faccende domestiche trova un alleato formidabile nella conformazione della mia camera, che è davvero bellissima, ma ha qualche piccolo difetto: è in una mansarda, è accessibile solo con microscopica scala a chiocciola, è suddivisa in quattro zone, poste a quattro altezze diverse ed in tre delle quattro zone si rischiano craniate ad ogni movimento. Praticamente per passare l'aspirapolvere devo:


  1. tentare il suicidio per salire sulla scala con l'aspirapolvere,


  2. tornare di sotto insultando cani e lavoratrici notturne (no, non le infermiere), perchè ho dimenticato l'adattatore/il tubo di prolunga/l'accessorio con spazzolina,


  3. risalire con l'adattatore/il tubo di prolunga/l'accessorio con spazzolina,


  4. ripetere i punti 2 e 3 per un numero di volte assolutamente irragionevole,


  5. passare l'aspirapolvere facendo attenzione a non sbattere la testa contro le travi e a non inciampare nei gradini, senza trascurare tutte le parti con altezza adatta al massimo ai nanetti di cenerentola (più di metà della stanza), che ovviamente non uso mai ma si impolverano più di tutto il resto,


  6. tentare nuovamente il suicidio per rimettere l'aspirapolvere nello sgabuzzino,


  7. sdraiarmi per 1h aspettando che passi il mal di schiena provocato da 1/2h di lavoro con la schiena curva.


Quindi niente... quando ieri sera ho realizzato che l'ultima volta che la mia stanza aveva visto un aspirapolvere doveva trattarsi del modello sopra raffigurato, ho deciso che disordinata è un conto, ma i gatti di polvere sotto il letto proprio non vanno bene. Così, dopo una giornata di ufficio, una lezione di tedesco e la spesa, mi sono rassegnata a pulire.
Solo che stamattina per caricare la lavatrice ho fatto, da brava massaia, le pile di vestiti bianchi, colorati e da lavare a mano e solo una delle tre è in lavatrice. Le altre giacciono abbandonate nel bel mezzo della stanza, quindi addio camera ordinata!

Se trovo chi mi sposa anche così, trattasi di autentico culo.

PS: cercando il disegno di Wilma con il mammut ho scoperto che esiste un museo dell'aspirapolvere. OK, negli Stati Uniti tutto ciò che ha più di 50 anni è considerato degno di un museo, però.... mah.... diciamo che sono un pochino perplessa. Sempre meglio del museo della carta igienica che, ahimè, ha chiuso nel 2000. Ma niente paura: la sua collezione è ancora custodita dai nuovi proprietari: un tale inestimabile valore non è andato perduto.

venerdì 7 ottobre 2011

Processi e televoto




CRONACHE                                                                     




Ma stiamo scherzando?? "Vota"?? Ma non è mica una questione di opinioni personali! Se è stata assolta i giudici avranno avuto i loro motivi. Potrebbero anche aver sbagliato, perchè sono esseri umani e come tali possono sbagliare, ma seriamente: un sondaggio? La prossima sentenza si deciderà col televoto?

Poi non meravigliamoci se sono venuta su così


Quando avevo otto o nove anni, in allegato con La Repubblica davano i CD "L'Italia del Rock". Io e mia sorella (all'epoca cinquenne) andavamo matte per il terzo CD della serie, "Il sound delle piazze", raccolta di canzoncine tipiche per l'infanzia come "La locomotiva" di Guccini, "Pablo" di De Gregori, e poi "Stalingrado", "L'internazionale", "Karlmarxstrasse".... insomma, un inno alla rivolta sociale. La preferita di mia sorella era "Ho visto un re", la mia "Contessa". Una canzoncina allegra... Mia mamma aveva provato ad avanzare qualche dubbio sulle nostre scelte musicali, ma non c'era verso: rimettevamo quel disco all'infinito, e entro breve avevamo imparato a memoria tutte le canzoni, con grande gioia di mia nonna, che quando vede rosso spara...

Sabato scorso, al concerto dei Modena City Ramblers, mentre tutti cantavano a squarciagola Contessa saltando con il pugno chiuso, io cantavo e me la ridevo pensando alla bimba che sapeva a memoria "che quella gentaglia rinchiusa lì dentro di libero amore facea professione".

sabato 24 settembre 2011

Cosa? Noooo… Wow!

Neutrini più veloci della luce messo in discussione EinsteinEh niente.... Sono incredula, scioccata, entusiasta allo stesso tempo. E oggi vorrei essere ancora all'università, perchè sicuramente qualcuno dei miei ex-prof, con gli occhi che brillano di entusiasmo, adesso sta facendo una lezione un po' pazza e sconclusionata ma affascinante in quel modo particolare che ha la fisica di affascinarti quando inizi a capirci qualcosa. E oggi è anche uno di quei giorni in cui mi fa rabbia pensare che se l'Italia fosse stata migliore, tre anni fa avrei fatto scelte diverse e ora starei per finire il mio dottorato in Fisica. Spero che almeno i miei figli non debbano scegliere tra pagare l'affitto e diventare ricercatore.

giovedì 22 settembre 2011

Sisters should be special

 
le sorelle sono specialicome forse avrai capito anche in sardegna, le cose tra me e G. non vanno bene, abbiamo deciso di prenderci una pausa...poi si vedrà..
mamma&papà ancora non sanno nulla..


E io invece no, sorellina, non mi ero accorta di nulla. E vorrei essere lì e abbracciarti come tu hai fatto con me qualche anno fa. E vorrei dirti che passerà, che se vorrai potrete sistemare tutto. E che anche se non si sistemerà nulla, andrà bene lo stesso e sarai felice, perchè sei una ragazza splendida. Magari non domani, ma sarai felice, ed è quello che conta. Perchè che il dolore renda più forti è una cazzata immane inventata da qualche autolesionista, però passa, quello sì. E invece nulla, sono riuscita a mala pena a dirti che mi dispiace e che se vuoi puoi venire a trovarmi.

E vorrei che fossimo più unite e avessi voglia di sfogarti con me, invece siamo solo due persone che si vogliono bene ma si sentono una volta al mese. Una volta eravamo due bimbe inseparabili, anche se abbiamo qualche cicatrice in ricordo delle litigate. Giocavamo sempre insieme, ti infilavi nel mio letto se avevi gli incubi, chiacchieravamo fino a tardi fitto fitto finchè mamma urlava "basta! silenzio! dovete dormire!!", ma noi abbassavamo solo la voce. Com'è che adesso siamo sempre così distaccate, come se ci conoscessimo appena? Perchè non ci abbracciamo mai? Mi manca quello che eravamo.
Ti voglio bene sorellina..
 

Post noioso*


 
topo niciIo lo sapevo che sarebbe finita così: io non posso farcela ad avere un blog, non ho abbastanza costanza. Proprio non ci riesco a fare qualcosa (qualunque cosa) con continuità.
Ma sono proprio senza speranza, eh... quando ho dovuto prendere la pillola ho pregato la ginecologa di prescrivermi l'anello (che si tiene per tre settimane) perché sapevo che con la mia testa ricordarsi di prendere la pastiglia tutti i giorni era pura utopia. Ora che dovrei prendere il magnesio 10 giorni al mese se va bene me lo ricordo due volte (ecco cavolo!! dovevo prenderlo da ieri!!!!). Grazie al cielo se non lo prendo non resto incinta.
Ma mica solo con le medicine: è da mesi che ogni tanto mi riprometto “da domani studio tutti i giorni un'ora”, ma è già buono se resisto per due giorni e so già che arriverò un mese prima a piangere perchè non avrò nessuna possibilità di passare l'esame di abilitazione.
E poi ovviamente l'unica volta in cui ho provato seriamente ad tenere un diario credo sia durato meno di tre settimane.
Però va beh, alla fine non è che mi pagano per scrivere qui. Anzi, ad essere precisa mi pagano per NON scrivere. Nel senso che ora come ora dovrei scrivere una relazione ad un cliente. Oh va beh, ieri ho lavorato 12h, se oggi cazzeggio un po' è più che giusto...



In teoria però ho iniziato questo post con tutt'altro in mente. Volevo dire che io scrivo poco perché fondamentalmente ho un gran culo. Nel senso di fortuna, visto che peso meno di 50kg e quindi difficilmente il mio fondoschiena si può definire grande. Ho un lavoro, che di questi tempi e già di per sé una fortuna, che oltretutto mi piace e paga bene. Sto con PrincipeAzzurro, che anche se mi sgrida perché sono una casinista cronica e quando vado da lui poi ci mette un'ora per rimettere tutto a posto, mi ama. Sono sana come un pesce nonostante mangi in un giorno più dolci del fabbisogno mensile e ogni mese meno verdure del fabbisogno giornaliero. E nonostante aborri qualunque tipo di sport, non parliamo delle palestre che solo all'idea mi stanco. Ci sono stata in tutto tre volte e solo perché mi ci ha portato l'insegnante di educazione fisica del liceo in orario scolastico. Dopo quelle tre volte (per quattro ore e mezza totali) ho messo una croce sopra tutta la faccenda. Francamente pagare per sudare, fare fatica e vedere donne nude non fa per me. L'unica cosa divertente era stata la figura di merda epica di una mia compagna di classe. Aveva attaccato allo zaino un pupazzetto soprannominato “Culottino” perchè aveva un cuore gigante sul sedere. Nello spogliatoio ha pensato bene di esclamare “ma guarda che bello Culottino!” proprio mentre una signora che si stava cambiando aveva il suo sedere nudo a circa mezzo metro dallo zaino....



Dicevo? Ah sì, che sono fortunata. Ecco, io sono fortunata, ma se sono felice non mi viene tanto da scrivere, ecco. In compenso sono anche una noiosa lamentosa, quindi almeno con le lamentele qualcosa riesco a scrivere... Ho controllato: c'è un post che finisce con “sono felice” e uno in cui sono soddisfatta per il referendum, mentre i post in cui borbotto sono infiniti. Eppure da maggio ho fatto un sacco di cose belle!! Ho conosciuto persone divertenti, ho visto posti fantastici.. solo che boh, non ho scritto nulla. Insomma Avrei dovuto chiamare il blog “pentola di fagioli”, solo che a quanto pare ne esiste già uno chiamato così. Si vede che è una cosa comune.



OK, 'sto post è un'indecenza, ma ho deciso che non si cancella nulla. Aggiungerò giusto una nota al titolo per avvertire. E posto una foto di uno di quei posti splendidi cui accennavo prima. Giusto perché chi fosse arrivato fin qui a leggere possa dire “OK, ho buttato cinque minuti della mia vita, però almeno so che se dovessi mai passare nell'Iglesiente non posso perdermi la spiaggia di Scivu”.

Spiaggia di Scivu, Iglesiente, Sardegna


*Come si evince dal titolo, questo è di gran lunga il post più noioso della storia dei post. Siete avvertiti
 

giovedì 15 settembre 2011

Brutta stronza

 
Targa CubaEra un mese preciso che non uscivo. Finalmente trovo la forza di mettere il naso fuori di casa infrasettimanalmente per una serata di salsa.... e alle 22.15 sono già a casa, con un'incazzatura che la metà basta. Ma pure un quarto basterebbe. Se io ti chiamo due giorni prima per dirti "dimmi a che ora prendete l'autobus, così facciamo la strada insieme", se quando mi scrivi "tra mezz'ora in Ugo Bassi" rispondo "aspettatemi!!! datemi il tempo di arrivare", che faccia da culo devi avere per scrivermi quando sai che sono a circa 1 minuto dalla fermata "siamo salite sull'autobus, passava ora, ci vediamo là tanto la strada è facile"??? Brutta stronza odiosa, secondo te io perchè sono venuta fino in centro a prendere il bus? Forse perchè non voglio andare da sola al Parco Nord di notte? O pensavi che volessi vedere San Petronio prima di uscire?
GRRRRRRRRRRRRRRRR

Oh, inizio ad apprezzare davvero questa cosa del blog. Poter insultare impunemente la stronza è liberatorio.... Sto già un pochino meglio.
  

giovedì 8 settembre 2011

“Vado solo a pisciare a casa tua e torno”

 
PrincipeAzzurro: ufff non riesco a sistemare le stanze come vorrei
io: aspetta che vengo a vederle
PrincipeAzzurro: vieni anche a ripararmi il cesso please
io: 1 sec che sto mangiando e dormendo altrimenti nn riesco a muovermi da casa
PrincipeAzzurro: e poi non c'è un divano che si abbina con le poltrone uff
io: ma c'è il divano uguale, se vuoi!
altrimenti mettine uno con stessa forma e colore diverso ma intonato
sta bene lo stesso
PrincipeAzzurro: aspetta che lo cerco
vado solo a pisciare a casa tua e torno
io: ok. ah, sappi che stai ballando da solo in giardino..

Ieri sera, in chat, giocando a Sims. Non abbiamo più speranze.

venerdì 2 settembre 2011

Che classe!

 
Premetto che ho frequentato il politecnico di Milano, un'università in cui studenti e professori si presentano a lezione vestiti nel modo più disparato e nessuno ti considera meno seriamente perchè hai le scarpe da ginnastica o la felpa a rovescio. Anzi, probabilmente potresti andare in pigiama che tanto nella maggior parte dei dipartimenti nessuno lo noterebbe. Una volta un professore ha fatto lezione in canottiera intima. Giuro.
E quando sono stata a fare la tesi negli Stati Uniti il grande capo veniva alle riunioni in maglietta hawaiana, bermuda e infradito.

Va beh, sto divagando.
Il punto è che mi è servito un anno di rimproveri materni ("Non puoi andare in ufficio così! Devi essere più professionale! E mettiti i tacchi, ogni tanto..") per rassegnarmi al fatto che, in alcuni contesti, se devo farmi prendere sul serio mi tocca essere vestita in modo formale. Francamente lo trovo ridicolo, ma tant'è... non le ho fatte io le regole...

Evidentemente il mio capo ha la mia stessa idiosincrasia per queste cose, visto che in ufficio viene in jeans strappati e T-shirt. Siccome però anche lui deve avere avuto una mamma che gli ricordava la cravatta, se deve andare dai clienti si mette i pantaloni scuri e la camicia. E per dare un'ultimo tocco, sfodera la sua adorata cintura. Che è bianca, con disegnato un filo per stendere e appesi al filo tanti piccoli calzini, camicine, mutandine, pantaloncini...

Praticamente è come andare ad una festa con abito lungo e pantofole pelose.
 

mercoledì 31 agosto 2011

Nuove droghe (2)

 
Dopo nutella, crostatine, telefilm cretini e internet ho ufficialmente sviluppato una nuova dipendenza: Sims Social. Ci ho messo mesi e mesi ad uscire dal tunnel di Farmville, e ora sono inequivocabilmente entrata in quello di Sims Social. Che poi, a dirla tutta, del mio Sim* (per chi non conoscesse il gioco, ogni utente ha un omino, chiamato Sim, che deve far vivere ed interagire con i vicini per guadagnare soldi e punti vari) frega relativamente poco. Quello che a me piace è costruire la casa, ingrandirla, arredarla... Praticamente io faccio sgobbare il mio Sim solo per avere abbastanza soldi per comprare il tavolo di cristallo, le sedie color ciliegia etc. Che poi, siamo sinceri, il nuovo bagno rosa è osceno.... e vogliamo parlare della cucina country? E il letto con testata e pediera in sbarre metalliche modello ospedale??? Ma non importa: io continuo ad accumulare soldi aspettando il nuovo modello di cucina..
Ho persino convinto mia sorella e PrincipeAzzurro ad iscriversi per poter avere nuovi "vicini di casa" e ora loro sono nel tunnel tanto quanto me... sono una brutta persona!

*vedi foto sopra
 

martedì 30 agosto 2011

Esperimenti falliti

 
Io non mi sono mai veramente ubriacata in vita mia. Non sono ideologicamante astemia, però di fatto bevo raramente perché il 99% degli alcolici mi fa schifo. In pratica mi piace solo qualche cocktail alla frutta.
La prima volta che mi è girata un po' la testa è stata la sera dopo la laurea e, visto che non ero abituata, quando mi sono alzata in piedi ho temuto di rotolare giù per terra. In realtà era solo un'impressione, visto che sono riuscita ad affrontare scale, buffet e bagno, il tutto sui tacchi, che per me sono un problema anche da sobria. L'esperienza però non mi aveva entusiasmata particolarmente, quindi non ho più ripetuto.
Quest'estate, dopo aver passato una serata a star dietro ad amici imbecilli ed ubriachi (uno era uscito dal finestrino della macchina in corsa per salire sul tetto, un'altra vomitava mezza nuda sdraiata a bordo strada e un terzo, appena ventenne, cercava di far rissa con un gruppo di uomini adulti, grossi e anch'essi ubriachi), mi sono detta che se uno rischia di ridursi in questo stato pur di bere, doveva essermi sfuggito qualcosa di assolutamente meraviglioso dello stato di ebbrezza. Allora ho dato il via alla sperimentazione.
Visto che i picchi di alcol nel mio sangue di solito si registrano dopo che uso il collutorio, la sera successiva ho deciso che un intero cocktail, a stomaco pieno, sarebbe stato più che sufficiente. Mi sono pure dovuta sforzare perché, come sempre, dopo tre sorsi mi era passata la sete. Risultato? Mah... un certo rimbecillimento, equilibrio un po' incerto, un po' di ridarella e tanto sonno. Ho pensato che forse avevo scelto la serata sbagliata, troppo tranquilla.
Così per il secondo esperimento ho aspettato la discoteca. Dopotutto è un classico ubriacarsi in discoteca, no? Dicono ci si senta la testa leggera, si perda qualche freno inibitorio e ci si scateni di più. Dicono. Io no. Io mi sentivo la testa pesante, mi sentivo sgraziata e non avevo più nemmeno voglia di ballare. Nemmeno la ridarella, stavolta. Alla fine mi sono sforzata di ballare per farmi passare più in fretta i sintomi e poi mi sono goduta la serata sobria. Così la mia sperimentazione è miseramente fallita, per la gioia del PrincipeAzzurro, che così può continuare a contare su un'autista sobria.
Pazienza, tanto cosa me ne faccio di una piña colada quando oggi ho scoperto che la mia gelateria preferita fa un meraviglioso frullato di ananas e cocco?
 

domenica 28 agosto 2011

C’è sempre una morale

 
L'importante è avere l'uccello grosso



La morale di "Avatar", secondo PrincipeAzzurro
 

PS Cercando un'immagine del suddetto uccello (che pare si chiami Banshee) ho scoperto che la mia dolce metà non è stato l'unico genio a partorire questa morale... pardon

lunedì 22 agosto 2011

Capita a fagiolo

 
Uscire per cercare un bar dove mangiare un panino. Arrancare, sudata fradicia (37dicotrentasette gradi), fino al più vicino. Chiuso. Proseguire, sperando in un po' di fortuna. Non averla. Perdersi nella città deserta. Ritrovare la strada. Optare per un gelato nell'unico locale aperto e con aria condizionata nel raggio di km. Uscire nell'afa per tornare in ufficio ed imbattersi in una perla rara:

      "Ricorda: l'autocombustione umana è una minaccia reale (Confucio)"
 

domenica 21 agosto 2011

Post depresso



Fine delle ferie.
Voglia di lavorare: non pervenuta.
In attesa che passi la depressione da rientro.

martedì 26 luglio 2011

Buone vacanze!!!

 
vacanza!!Costume
crema solare

materassino

lenti a contatto
pc

chiavetta per internet


Ok, lo stretto necessario c'è. Se per il resto ho dimenticato qualcosa... chissene!

Domani sera sarò in nave, diretta come tutti gli anni
 (icebergs permettendo) nel mio personale paradiso terrestre. Non vedo l'ora!! Buone vacanze!

I mezzi di trasporto si rifiutano di collaborare

 
Negli ultimi cinque giorni mi hanno soppresso due treni (su tre) e abbiamo forato una gomma. Probabilmente domani la nave si scontrerà con un iceberg. Spero solo che il canotto di salvataggio non si buchi.
 

venerdì 22 luglio 2011

Come iniziare bene la giornata (e come finirla di schifo)

 
- Mamma, guarda che bei capelli che ha la ragazza! E anche le scarpe sono belle


Un complimento fa sempre piacere, ma un complimento ricevuto da una bimba troppo piccola per conoscere l'ipocrisia e l'adulazione è impareggiabile.

- Grazie tesoro, anche le tue scarpe sono bellissime!


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Ore 21.42 - Aggiornamento


 


- Il treno xyz delle ore 19.17 diretto a CasaDelPrincipeAzzurro è stato cancellato. Ci scusiamo per il disagio.


 


Ma va' a morì ammazzato, tu e il tuo disagio!

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Ore 23.10 - Secondo aggiornamento

- Ciao, amore, dimmi. Io tra 10 minuti sono in stazione, tu stai arrivando?
- Maporcadiquellap[biiiip biiiiiiip] ho la gomma a terra, non so come fare a venire a prenderti!!


Ogni ulteriore commento è superfluo.
 

giovedì 21 luglio 2011

De senectute

 
Ho sempre pensato che gli hot pants fossero adatti al massimo fino ai venticinque anni. Il mio ultimo acquisto? Un paio di hot pants. Quanti anni ho? Ventisei. E sono anche del tipo super-aderente-che-lascia-poco-all'immaginazione.
Ero troppo bacchettona prima o è l'età che avanza che mi rimbecillisce?

Please, eventuale lettore, non rispondere: non credo di voler conoscere la risposta.
 

mercoledì 20 luglio 2011

Sei stanca? Sì, oggi sì

 
Quando vai in bagno e nel breve tempo di una pipì senti la mancanza di uno schienale, vuol dire che sei alla frutta. Mi serve una vacanza.
 
 
 

Dan o Nate, sempre strafighi sono


Lo ammetto: i telefilm per ragazzine cretine sono tra i miei preferiti. E passi per Dawson's Creek, che ho visto quando rientravo in pieno nella categoria, OC che ho visto quando ancora ero almeno teenager, ma forse ora dovrei smettere... invece ho appena iniziato a guardarmi dalla prima serie una di quelle megacazzate adolescenziali*. E mi DIVERTO. Vabbeh.
So che non è un'osservazione originale, però: com'è possibile che in questi telefilm gli sfigati cronici che nessuno si fila nemmeno di striscio (quelli che nella vita reale poi si iscrivono ad ingegneria, per intendersi**), nei telefilm sono strafighi? A volte sono persino più belli dei fighi "ufficiali" (A volte no: l'attore che fa il bello, ricco, intelligente etc etc l'hanno scelto molto molto moooolto bene! Si capisce che mi piace?). Da bambini ci parlate di Biancaneve e Cenerentola e dei loro principi, poi ci propinate storie assurde in cui i/le protagonisti/e sono sempre belli/e e, anche se all'inizio magari nessuno se li fila, poi conquistano il cuore delle/dei più belli della scuola. Infine per tutta la vita ci fate vedere fotografie ritoccate con photoshop di persone ritoccate con il bisturi. Poi ci credo che aumentano i divorzi!

*Go  ss  ip Girl (oh, mi vergogno a scriverlo più grande)
**no, va beh, scherzo! Non sono poi male gli ingegneri uomini, davvero! OK, alcuni sono senza speranza, ma ce ne sono di simpatici e persino di belli, giuro. Anzi, ora che ci penso, tutti i miei fidanzati "seri" erano o sarebbero diventati ingegneri... ODDIO, ora che ci penso bene bene bene, anche una percentuale considerevole di ragazzi con cui sono uscita... Meno male che il ballerino rasta dell'estate 2007 riequilibra un po', va'. Questa nota è quasi più lunga del post. Chissene.
 

martedì 19 luglio 2011

Cartacce

 
cartacceDa bambina mi hanno insegnato che era una cosa bruttissima buttare le cose per terra. I miei sono stati così convincenti che una volta, vedendo un uomo buttare una cartaccia in terra, gli ho detto: "non si buttano le cose per terra!". I miei si sono vergognati un po', e il tipo, a vedersi redarguire da una tre-enne dai riccioli biondi, si è chinato a raccogliere la cartaccia bofonchiando qualche scusa.

Sono passati più di venti anni, ma certe "regole" ti restano dentro. Così sabato, al concerto Campovolo 2.0 di Ligabue*, dove 114 000 persone hanno buttato bottiglie, cartacce ed ogni sorta di schifezza a terra, io, pur sentendomi una emerita cretina, ho rimesso la bottiglia vuota nello zaino, le carte di caramella in tasca, e poi all'uscita ho cercato un bidone per la raccolta differenziata... E lo so che una bottiglia non avrebbe fatto la differenza, che sarebbero passati con i camion in ogni caso, che con tutta quella gente avrebbero dovuto mettere tanti bidoni, che ero ridicola e tutto il resto, ma è più forte di me: io a terra non butto nulla.
Sarò anche eccessiva, ma ai miei figli insegnerò la stessa cosa, sperando che tra qualche decina d'anni avremo città più pulite.
OK, ho finito la paternale.

* Bello, bello, bello, bellissimo!! (il concerto, non Liga)

mercoledì 13 luglio 2011

Chilometri, regali e famiglia

 
regaloQuando:

1.  vivi a cavallo tra due città, i tuoi genitori vivono in una terza e si lamentano sempre perchè "non ci sei mai" (certo, mamma, non vivo più con voi da quasi due anni),

2.  hai compiuto gli anni e i nonni ti continuano a "chiedere quando ci vediamo, che ti diamo il regalo?" (che sarà, secondo tradizione, un pigiama taglia L "perchè sei tanto alta", quando in realtà peso meno di 50kg per 1,65m),

3.  anche tua mamma e tua sorella stanno per compiere gli anni ed esigono una cena in famiglia per un festeggiamento cumulativo,

4.  nonostante il punto 3, sorella, mamma e papà se ne vanno rispettivamente al mare e in montagna per il weekend e pretendono tu ti faccia vedere il giovedì sera, "che tanto puoi lavorare da casa, venerdì" (sì, ok, in generale posso, ma magari chiedo al mio capo, che dite?),

allora succede che si possa anche essere contenti alla prospettiva di guidare per circa 300 km (TRECENTO, e io ODIO guidare), in tailleur (ODIO anche i tailleur, ça va sans dire) per andare da un cliente in Brianza e poi, traffico permettendo, fare in tempo a partecipare alla famosa cena. E poi così apro i regali!!


Solo che non ho fatto in tempo a prendere un regalo a mia sorella, accidenti! E so che il suo per me sarà bellissimo, come sempre.
 

giovedì 7 luglio 2011

Tanti auguri

torta auguriCaro PrincipeAzzurro,

domani è il mio compleanno, come (spero) ricorderai. E un compleanno non è un compleanno senza:


- un messaggio/una mail/un piccione viaggiatore estremamente romantico e melenso inviato preferibilmente poco dopo la mezzanotte. Eccezionalmente posso concedere un ritardo, se ben motivato, fino alle 9. Segnalo alcuni spunti di riflessione:

  • "se non esistessi dovrebbero inventarti",

  • "sono l'uomo più fortunato del mondo",

  • "sei meravigliosa, unica, fantastica" (sentiti libero di scegliere gli aggettivi che meglio si adattano alla splendida ragazza che sono).

Ovviamente puoi coniugare anche più suggerimenti insieme, eh!
Il fatto che oggi sia stata un pochino aggressiva e magari anche un pochino odiosa non ti esime dal suddetto compito: a parte che ho chiesto scusa, ma poi è il mio compleanno, quindi... Se vuoi anche tu poter dare di matto impunemente devi aspettare 5 mesi, mi spiace.


- Una torta di compleanno. Vanno bene anche le minitorte gelato della gelateria sotto casa tua. La candelina è gradita, ma va beh, ci si adatta.

- Visto che passerò 4h sulle 24h a mia disposizione su un fottutissimo treno per venire da te e visto che all'arrivo sarò affamatissima, una bella cenetta che preceda la suddetta torta è apprezzata. Segnalo che pane e formaggio mal si adattano ad una cena di compleanno.

Grazie, molto gentile


Ingegneresentimentale

Peccato che non sappia che ho un blog, accidenti...

martedì 28 giugno 2011

27 giugno 1980


Il 27 giugno 1980 i miei genitori erano studenti universitari. In questi ultimi 31 anni si sono laureati, hanno trovato lavoro, si sono sposati, hanno avuto due bambine, hanno cambiato casa tre volte e lavoro ancora di più, mio papà si è messo in proprio e adesso lavora con 50 persone in una ditta con il suo nome. Io e mia sorella siamo cresciute, abbiamo giocato, ci siamo rotte qualche osso e l'abbiamo riparato, siamo andate a scuola, al liceo e all'università, ci siamo innamorate, fidanzate, lasciate e poi di nuovo da capo. Io mi sono laureata, ho trovato un lavoro e me ne sono andata di casa e dalla mia città.

Il 27 giugno 1980 l'aereo di linea Douglas DC-9 I-TIGI della Itavia si è squarciato in volo ed è finito in mare. In questi ultimi 31 anni gli investigatori non hanno concluso niente.

giovedì 23 giugno 2011

GRRRR

 puffo arrabbiato
Un uomo sa sempre come rendere felice la sua donna:
"la Canalis e Clooney si sono lasciati! è di nuovo single!!!!!"

Parlava della Canalis, ovviamente.
 

giovedì 16 giugno 2011

Voglia di vacanze

 
La prima volta che sono andata nel mio personale paradiso terrestre avevo un mese e ovviamente non ricordo gran chè. Però da allora ci sono tornata tutte le estati e ormai per me le vacanze sono impensabili senza minimo due settimane laggiù. E' nel grande soggiorno affacciato sul mare che ho imparato a camminare, è nell'acqua trasparente della spiaggia sotto casa che ho imparato a nuotare, che ho scoperto che i pesciolini giocano ai tuoi piedi se smuovi un po' il fondo. E' sempre lì che ho rischiato di annegare, quando quella sconsiderata di mia mamma mi ha detto "perchè non raggiungi papà al largo che ormai hai imparato a nuotare?", solo che io avevo solo imparato a galleggiare con la maschera e il boccaglio. E' su quella spiaggia che ho giocato per anni a nascondino, a ce l'hai, a strega comanda colore, a pallavolo, a calcio e non so più che altro con i miei duecentocinquanta cugini, perchè la spiaggia è talmente poco frequentata che potevamo fare tutto questo senza che nessuno protestasse. E' davanti al cancello di casa che ho dato il mio primo bacio. E' sulla "mia" spiaggia che ho fatto falò, guardato fuochi d'artificio, chiacchierato fino a notte fonda, fatto il bagno a mezzanotte. Ed ero sempre su quella meravigliosa spiaggia quando ho chiesto a CINQUE stelle cadenti che PrincipeAzzurro mi baciasse e visto che in un posto magico come quello le stelle ti ascoltano sempre, quella stessa notte Principe Azzurro è diventato il MIO PrincipeAzzurro.
E così oggi, dopo aver comprato i biglietti della nave che mi porterà in Sardegna tra sei settimane sono davvero davvero felice.
 

mercoledì 15 giugno 2011

Maporcamiseriaccialadra


Scena: pausa pranzo, tavolino all'aperto che oggi c'è un bel sole, finalmente.

ore 15.00 Ploc..ploc..ploc.. occavolo inizia a piovere! OK, se corro arrivo in ufficio prima del diluvio.
ore 15.03 Mancano pochi metri, senza più portici nè balconi. Ad occhio la mia supermegadoccia con enorme soffione "a pioggia" bagna di meno, nonostante il nome. Si vede che non è calibrato sui temporali estivi. Aspetto un po' che magari si calma...
ore 15.04 OK, non si calma. Dai, saranno 50-100 metri fino al portone dell'ufficio, ho l'ombrello, vado!
ore 15.04-15.05 Diluvia come non mai, le gocce cadendo fanno zampilli di 20cm e un bel vento teso fa letteralmente le onde nelle pozzanghere.
ore 15.05 Finalmente sotto il portico dell'ufficio. Cerco le chiavi in borsa. Mi giro: da diluvio universale siamo passati a una pioggerella fastidiosa. Anche la Bora si è improvvisamente ricordata che questa non è Trieste.
ore 15.08 Il tempo di andare in bagno per cercare di tamponare i pantaloni fradici ed è uscito il sole.

MA ALLORA LO FAI APPOSTA!

martedì 14 giugno 2011

VITTORIA!


Questo referendum mi è costato:


  • 1h in più (rispetto alle solite 8) di treno,


  • 1h in più di metro,


  • 20 min in più di macchina,


  • 6/7€ per biglietti vari,


  • una giornata in meno (sulle abituali 2 settimanali) con PrincipeAzzurro, con tanto di mancato giro in moto,

quindi grazie, Italiani, per non aver reso inutile tutto ciò, soprattutto la giornata con PrincipeAzzurro.
Non so esattamente quanto cambierà per l'Italia con questi referendum, forse (soprattutto per l'acqua) poco, ma sono proprio soddisfatta che si sia raggiunto il quorum perchè è indecente l'invito ad andare al mare. Sei contrario? Benissimo: vota NO. Ma perchè assimilare chi non vota a chi è contrario? Chi non vota, che lo faccia per un buon motivo (malattie o trasferte improprogabili) o per puro e semplice menefreghismo, rinuncia al diritto di esprimere la sua opinione, punto e basta. Ma si sa, l'Italia è il Paese dei furbetti e sono un po' stufa di questa cosa.
Nel disegnino qui sotto ho espresso il concetto in modo appena appena infantile (ci mancava solo la pernacchia), ma ogni tanto ci sta, che cavolo.



PS Ieri tornando a casa in treno ho incontrato due ragazzi che non facevano un neurone in due e mi sono detta che ok, la democrazia è probabilmente la migliore delle forme di governo possibile, ma che anche certa gente abbia diritto di voto è deprimente....

giovedì 9 giugno 2011

Passaparola


Tra i quesiti c’è quello dove si è chiamati a decidere se non fare le centrali nucleari o protestare dopo per non averle vicino casa.
-spinoza.it-

mercoledì 8 giugno 2011

Nuove droghe

 
Ho una dipendenza conclamata da Crostatine Mulino Bianco al cioccolato. Le ho sempre adorate, ma ormai se non ne ho un pacco nel cassetto dell'ufficio (sempre rigorosamente Mulino Bianco perchè mi spiace ma le sottomarche costano la metà, ma valgono un decimo) corro al supermercato in pausa pranzo... Almeno riuscissi a far durare un pacco più di una settimana!! Devo ASSOLUTAMENTE uscire dal tunnel! O almeno variare la mia ossessione... giusto per dare un po' di tregua al mio povero fegato. Dopo che ho finito questo pacco, però.
 

mercoledì 1 giugno 2011

Babybel

 
Io non sono affatto per la taglia 38 a tutti i costi: ognuna ha la sua fisionomia e non tutte stanno bene magre. E comunque è giusto che ogni donna si senta bene indipendentemente dai chili di troppo. Però usa la testa. Se sei sovrappeso di circa 30kg, magari la maglia di rete rossa no, ecco. Che poi sembri un gigantesco babybel.
 

martedì 31 maggio 2011

Dieta sana ed equilibrata

 
ore 9.00: pane e nutella
ore 11.00: DUE crostatine al cioccolato
ore 14.00: panino al salame
ore 18.00: cioccolato

Poi magari mi lamento pure se MISTERIOSAMENTE mi vengono i brufoli... accidenti a me!
 

giovedì 26 maggio 2011

Invidie inopportune

 
Ho conosciuto una coppia di ventenni in attesa di un bimbo e ho guardato invidiosa la pancia di lei. INVIDIOSA?!?!? Sì, invidiosa. Del resto sogno di avere un figlio da quando avevo 4 anni e ancora non mi era bene chiaro il concetto della procreazione:


- mamma come si fa ad avere un figlio?
- eh... bisogna volerlo tanto tanto e dopo un po' arriva
- ma io lo voglio, però non arriva
- ehm... sei troppo piccola e poi ci vuole anche un papà [sfortunatamente non mi ricordo la faccia che fece, ma posso immaginarla...]
- ah [la mia delusione, invece, me la ricordo bene]


Quindi ok, forse non dovrei stupirmi troppo di averla invidiata, eppure ricordo il panico assoluto che provavo alla loro età per un giorno di ritardo, nonostante un fidanzato di lungo corso che ero certa avrei sposato (ovviamente, come tante certezze di quando hai 20 anni, era una scemenza). Ma il vero problema è che anche adesso, ripensandoci con calma, quella pancia abitata la invidio davvero. E se considero che:


  1. il mio PrincipeAzzurro vive a qualche centinaio di km da me e io non ambisco al martirio come la fantastica-meravigliosa-ironica-e-un-po'-pazza blogger nonsolomamma  ,


  2. il mio PrincipeAzzurro è il mio PrincipeAzzurro da meno di due anni,


  3. sono persino più giovane di quando mia mamma ha avuto me,


  4. vorrei ancora girare un po' il mondo "lontano", che in Argentina o in Marocco con un bimbo è meglio di no,


  5. ho un contratto come co.co.pro., quindi se restassi incinta potrebbero legalmente licenziarmi, avrei diritto a soli 4 mesi di maternità e per giunta all'80% dello stipendio invece che a 5 mesi con il 100% perchè noi poveri sfigati non-dipendenti non abbiamo gli stessi diritti di procreare di un dipendente (nemmeno lo stesso diritto di ammalarci, ma va beh),


se considero queste cose, dicevo, allora c'è davvero da preoccupar  si. L'aspetto positivo è che quando ho detto al PrincipeAzzurro che invidiavo quella povera tapina, non è scappato nè sbiancato, ma mi ha sorriso.

PS E' probabile che l'insolito aumento di desiderio di maternità sia anche in parte riconducibile alla lettura INTEGRALE dal primo post (eh, vivo da sola e la sera non ho molto da fare..) dei fantastici blog nonsolomamma e machedavvero
 

mercoledì 18 maggio 2011

Piccole erbivore crescono, finalmente

 
Care mamme che vi disperate perchè i vostri figli non mangiano verdura, rilassatevi. Quando vivranno da soli e torneranno a casa la sera dopo il lavoro stanchi, con il frigo vuoto e con nessuna voglia di cucinare, scopriranno che una delle cose più comode è passare un attimo dal minimarket più vicino, prendere una confezione di insalata già lavata e condirla con olio, sale e scaglie di parmigiano (o di ricotta salata). E se ve lo dico io che odiavo (odio) persino le spinacine Aia e i ravioli di magro perchè dentro hanno le cosine verdi, potete credermi. Però le verdure cotte no: sono noiose da preparare e puzzano come neanche i dolci piedini del mio PrincipeAzzurro. 

 

martedì 17 maggio 2011

Ciapa su e porta a ca’


Mi ero ripromessa di evitare accuratamente la politica per un po', che poi divento noiosa, ma oggi non si può!! Da milanese di sinistra sono anni che mi tocca rassegnarmi ad un sindaco berlusconiano... In pratica da quando ho una coscienza politica. Quindi oggi leggere 43% mi ha entusiasmata, eppure ancora dubitavo: ricordo ancora troppo bene una serata e una notte passate davanti alla tv alle politiche del boh... 2004 o giù di lì... in cui Prodi era dato per vincente e poi niente, ha vinto Silvietto. Poi è diventato 47% e cavolo, uno inizia a sperarci davvero. Ora siamo quasi al 48% e vorrei mettermi a ballare, ma ancora temo il ballottaggio, quindi aspetterò. Però una cosa la posso dire: caro Silvio, tu che "questa città non governata da noi è impensabile", ciapa su e porta a ca'!

lunedì 16 maggio 2011

Mimica facciale


Quando la domenica sera devi farti 4h di treno per tornare a casa, può capitare che parta con un magnifico sole, con indosso un vestitino estivo, niente calze e sandali aperti. E può capitare che all'arrivo trovi la pioggia ed una temperatura polare che nemmeno a dicembre. Così non solo tremi di freddo, ma ti senti anche idiota. E ti sembra che tutti quelli che ti guardano stiano pensando "Genio, ma un paio di pantaloni non li hai proprio??" e vorresti rispondere ma non puoi rispondere ad un pensiero.. allora ti sforzi di mettere su l'espressione-no-ma-sai-vengo-da-lontano-e-faceva-caldo-quando-sono-partita. Che non è facile.
 

giovedì 12 maggio 2011

Comunismo, igiene e altre amenità

 
Silvietto pare abbia detto (se le mie orecchie -comuniste- non hanno mal interpretato le sue parole) che i leader della sinistra non si lavano. Quindi la domanda sorge spontanea: almeno si ricorderanno di lavare i bambini prima di mangiarli?
 

giovedì 5 maggio 2011

Primo

Quando conosco qualcuno e mi chiedono cosa faccio, qualcuno mi guarda perplesso, qualcuno si illumina, ma in realtà non ha capito un accidenti, qualcuno mi chiede se sono avvocato... e poi mi tocca spiegare che no, non hanno capito bene, io in realtà blablabla, e mi sento sempre un po' noiosa. Allora, per farla breve ho deciso di rispondere "sono ingegnere". Pessima idea! Evidentemente non ho il phisique du role, perché sono convinta susciterei meno sorpresa se rispondessi "il killer". Da qui l'idea del nome del blog. Che poi non so mica se riesco a tenere un blog... Le uniche volte che ho provato a tenere un diario, non ho retto più di un mese, ma tant'è... provare non costa nulla, no?
Quindi è deciso: ci provo. Ma da domani.