martedì 19 dicembre 2017

Oggetti bislacchi

Ho scoperto che esistono le collane da dentizione. No, non le collanine di ambra che si mettono al collo dei bimbi con la speranza che stiano meglio (la cui efficacia, per inciso, non è mai stata provata scientificamente, e la cui pericolosità è invece certa). Parlo delle collane per la mamma, da far masticare e ciucciare al pargoletto.
Io non sono mamma e quindi boh, magari mi ricrederò. Però mi chiedo: non bastano le magliette zuppe di latte? Non bastano i maglioni con rigurgito? Non bastano nemmeno le borse sotto gli occhi per le nottate insonni? Ci serve proprio anche una collana di plastica e legno mangiucchiata e grondante bava per completare il look?
Io credo opterò per un giochino da tenere legato al passeggino.

mercoledì 13 dicembre 2017

Niente di nuovo sul fronte meridionale

La panza continua a contrarsi e io continuo a campeggiare sul divano. Una vita molto frenetica, devo dire. A furia di stare sdraiata i miei poveri muscoli, che non hanno mai brillato per prestanza, si stanno definitivamente atrofizzando. Per ovviare mi concedo una mini passeggiata giornaliera di non più di 500m. Fortunatamente abito in centro, così ne approfitto anche per prendere qualche regalo di Natale.

Siccome ci sono limiti al numero di ore che si possono passare a vegetare davanti alla TV, mi sono lanciata a capofitto nell'uncinetto. Sferruzzo qualcosa tipo otto ore al giorno. Ho provato anche il ricamo, ma sono troppo lenta, non mi dà la stessa soddisfazione. Dopo tonnellate di pupazzi e giochini per la dentizione, cappello e guantini, a breve mi lancerò in un maglioncino per l'inquilino. Ormai sono così lanciata che mi invento gli schemi ('sti due neuroni rimasti vanno esercitati in qualche modo, che poi mi si atrofizzano come i muscoli). L'unico problema è che le misure dei guantini derivano da un confronto fatto appoggiandomi dei guantini di un negozio sulla mano, quindi probabilmente gli staranno giusti tra luglio e agosto.

Il piccoletto è sempre scatenato, eppure non mi sono ancora stufata dei calcetti. Mi perdo ogni volta in adorazione della mia pancia semovente, meravigliata di come un cosino di un chilo possa fare tanto trambusto. Gli parlo anche. Non sono le conversazioni più stimolanti cui abbia partecipato, ma del resto non ho frotte di gente con cui parlare di solito, quindi tocca un po' accontentarsi di quel che passa il convento.

Insomma, mi annoio un po' ma sono felice.