martedì 11 dicembre 2018

Stanchezza e schifezza

La cosa che più mi stupisce da quando sono tornata a lavorare è che sono più stancanti i weekend dei giorni feriali. Per carità, sono anche più belli, non dico di no, ma è incredibile come possa sfinirti un bimbo.

Ah ma non dorme? No, veramente dorme quasi 15 ore al giorno.
Ma è frignone? No, in realtà è piuttosto allegro.
Allora è mammone? No, non particolarmente, è abbastanza indipendente.
Urla? Non molto
Ma allora???

Non lo so. So solo che dopo una giornata intera con lui sono sfinita. Probabilmente influisce il fatto che abbia imparato a muoversi. Gattona ovunque, si arrampica, si alza in piedi e si dimentica di non essere in grado di camminare. Si tira gli oggetti sui piedi o in testa, si mette in bocca qualsiasi schifezza che trova per terra. Gatti di polvere? Yummy! Fili staccati da non si sa dove? Ottimi! Oggettini piccoli piccoli fantastici per strozzarsi? Sì, sì! Tremo al pensiero che prima o poi lo troverò con un insetto in bocca. Perchè capiterà, è solo questione di tempo, e allora in tutta la penisola riecheggerà il mio strillo schifato e terrorizzato.

lunedì 10 dicembre 2018

Bimbi che crescono

Un bimbo che ha imparato a gattonare è dieci volte più impegnativo.

"No, non toccare la presa, è pericoloso"
"No, non appenderti ai cavi elettrici, è pericoloso"
"No, non lanciarti giù dalle scale, è pericoloso"
"No, non arrampicarti, è pericoloso"


Però un bimbo che ha imparato a gattonare, quando ti vede rientrare dopo due ore ti corre incontro. E anche la giornata più grigia diventa luminosa.

venerdì 2 novembre 2018

Idee malsane

Il mostriciattolo appena si siede sul seggiolone a prazo o a cena sente un'insopprimibile desiderio di... ehm.. svuotare l'intestino. Possibilmente con grugniti plateali. Poi vuole assaggiare tutto quello che mangiamo noi, che finisce al 33% spalmato sul vassoio del seggiolone, 33% nella tasca del bavaglino, 33% in terra e 1% nello stomaco. Dopo un quarto d'ora si scoccia e inizia a ululare perchè si è stufato del seggiolone.

Dopo aver analizzato la situazione, abbiamo inspiegabilmente deciso di prenotare un pranzo al ristorante, domani. Ho già l'ansia. Ci sbatteranno fuori dal locale, lo so già.

martedì 30 ottobre 2018

Figlio irriconoscente

In braccio a mio marito mio figlio si raggomitola tranquillo e si fa coccolare.
In braccio alla baby sitter anche.

Con me è tutto un Mamma, mamma, facciamo che io mi arrampico e ti faccio malissimo? Mamma, posso mangiarti la faccia? Mamma, fammi tirare fortissimo i tuoi capelli! Mamma! Facciamo un giro? Mamma, mamma! Facciamo qualcosa? Mamma, se ti infilo le dita negli occhi è divertente, vero? Anche nel naso!

Se voglio coccolarlo l'unica chance è dopo la poppata delle 23.30, quando si addormenta secco. Non credo di essere pronta a levargli questa poppata. Non per lui, per me.

lunedì 1 ottobre 2018

Una domenica dai nonni (Le canzoni per bambini sono scritte da psicopatici)

Dai, piccolo, cantiamo una canzoncina! Tutti insieme:

Ma che bel castello marcondirondirondello
Ma che bel castello marcondirondirondà 
Il mio è il più bello marcondirondirondello
Il mio è il più bello marcondirondirondà

Com'è che continua?
Boh non so, aspetta che cerco su spotify


E noi lo ruberemo marcondirondirondello
e noi lo ruberemo marcondirondirondà 

Molto educativo...

E noi lo rifaremo marcondirondirondello,
e noi lo rifaremo marcondirondirondà
E noi lo bruceremo marcondirondirondello,
e noi lo bruceremo marcondirondirondà

Eh no, questi me lo fanno crescere piromane. Metti la prossima canzone

Oh quante belle figlie, Madama Doré,
oh quante belle figlie.
Son belle e me le tengo, Madama Doré,
son belle e me le tengo.
Il re ne domanda una, Madama Doré,
il re ne domanda una. 

Ma sono mucche o ragazze?

Che cosa ne vuol fare, Madama Doré,
che cosa ne vuol fare? 
La vuole maritare, Madama Doré,
la vuole maritare. 
Con chi la mariterebbe, Madama Doré,
con chi la mariterebbe? 
Con uno spazzacamino, Madama Doré,
con uno spazzacamino. 
E come la vestirebbe, Madama Doré,
e come la vestirebbe?

Oh cielo, non la ricordavo così misogina. Cambia!
 
Cinque scimmiette
saltavano sul letto
una cadde giù
e si ruppe il cervelletto.

Ci mancava giusto la canzone splatter. Zecchino d'oro?
 

giovedì 12 luglio 2018

Giudizi non richiesti

Ho sentito spesso donne lamentarsi dei consigli non richiesti ricevuti appena hanno avuto un figlio. A me in realtà i consigli non dispiacciono, purché non mi giudichi se non li seguo.
Perché se invece quando decido di non seguirli mi dici che sbaglio, lì mi arrabbio.

La migliore di tutte è stata una collega che, pensando mi avessero indotto il parto (cosa per lei inconcepibile in qualsiasi circostanza) mi ha detto che mi hanno fatto il cesareo perché il bimbo non era pronto. Quando ho detto che veramente aveva fatto tutto lui, solo che si era messo male, Ah allora è perché non hai comunicato bene con lui.
Ah ma quindi gli dovevo mandare le istruzioni?

Gira ancora un po'. No, non in senso antiorario, in senso orario. Ah non sai cos'è il senso orario? Ma è quello delle lancette dell'orologio. Ah non sai cos'è l'orologio? Va beh gira verso destra. Come sarebbe a dire che non sai qual è la destra? Ma tutto io ti devo insegnare? Non ti hanno spiegato nulla da dove vieni? 

Quindi niente, visto che non ho mandato le istruzioni per tempo ora ho un sorriso di 20cm sulla panza. Ben mi sta. Così imparo a fare le cose approssimativamente.

Poi c'è mia mamma. Io capisco che lo faccia senza cattiveria, però ormai quando mi telefona rispondo pronta ad arrabbiarmi. Il nocciolo delle critiche è sempre il fatto che seguo una routine piuttosto rigida con il bimbo, in modo che mangi e dorma sempre alla stessa ora. Il chè implica che io organizzi le mie giornate tenendo conto di questi orari. Cerco un posto per allattare un po' prima di doverlo fare. Lo metto nel passeggino o nel letto con ciuccio e rumore bianco 10 minuti prima di quando deve dormire. Programmo un viaggio lungo in macchina quando so che dormirà. Per quanto sembri complesso, in realtà per me è più comodo, perché non é che prima non mangiasse e non dormisse, semplicemente lo faceva in orari random e mi trovavo con un bimbo affamato urlante e nemmeno una panchina all'orizzonte.

Senza contare che dorme 12h con una pausa poppata (e alcune brevissime sveglie ciuccio ma imparerà a rimetterselo da solo. Imparerà vero? VERO?) ed è sempre sorridente. E a me paiono due cose sufficientemente importanti da rinunciare a cenare fuori se non dopo le 21.

Secondo mia mamma invece devo abituarlo ad adattarsi a me. Non c'è verso di spiegarle che lui si adatta benissimo e non rompe neppure, solo che la notte successiva se va bene si sveglia una volta in più. Se va male è il delirio. E siccome sono io che mi alzo la notte, rivendico il diritto di semplificarmi le cose. Ma nulla. Il massimo che ho ottenuto è stato Sei libera di fare i tuoi errori.

Ecco. Visto che sono libera di fare i miei errori, evita proprio di dirmi che sbaglio. Voglio dire, non ho mai sentito tossicodipendenti dire Mi drogo perché mia mamma mi faceva sempre fare un pisolo dalle 14 alle 16, quindi non credo si tratti di un errore tragico, da segnalare assolutissimamente.

Sbaglio? Amen. Prima o poi imparerò. Del resto manco lui mi ha fornito le istruzioni.

lunedì 18 giugno 2018

Cose che non voglio dimenticare

Il profumo di bimbo che si sente infilando il naso nel suo collo.
Il nasino arricciato e i pugnetti chiusi quando la notte si stiracchia a metà poppata.
Gli occhi spalancati a osservare il mondo.
Il meraviglioso sorriso sdentato e asimmetrico che si apre quando mi vede.
La manina che preme sul mio seno quando il latte non esce abbastanza in fretta.
I piedini a panzerotto.
Il suo braccino che nel sonno stringe il coniglietto che gli ho fatto in gravidanza.
Quando succhia il ciuccio e sembra Margie Simpson.
I buchini sulle nocche delle manine.
Quando guarda stupito e sembra me, e quando ride e sembra suo padre.


lunedì 4 giugno 2018

Ricerche improbabili

Dalla mia cronologia di ricerca: "Baby fast burping techniques", cercato alle 01.10. Ho anche guardato i video (no, non hanno funzionato).

giovedì 10 maggio 2018

Piccoli botolini crescono

Per sapere gli anni di un albero bisogna contare gli anelli.

Per sapere le settimane di mio figlio si possono contare i menti.

mercoledì 9 maggio 2018

Tutto bene

Di tanto in tanto durante una poppata provo a scrivere un post, ma la verità è che non so cosa scrivere che non sia già stato detto da miliardi di donne prima di me.

È lo spettacolo più bello del mondo. È più di un mese ormai che c'è, ma non mi sono ancora stufata di fissarlo. Ho il cuore che trabocca e il sorriso perenne.

Desideravo un figlio da sempre ed è bello esattamente come immaginavo. Anzi di più. 

(Però col cavolo che i dolori del travaglio si dimenticano! Al prossimo voglio un cesareo subito, grazie.)

lunedì 9 aprile 2018

Chiedimi se sono felice

Tre settimane fa a quest'ora dormicchiavo sotto l'effetto dell'epidurale. Poi va beh è finita con un cesareo ma quella è un'altra storia. Una storia un po' movimentata ma che termina con una puericultrice che mi ha consegnato un topolino vestito di grigio che mi ha rubato istantaneamente il cuore e in breve anche il sonno.
Ora sono qui, in piena notte, a guardare il mio cucciolotto che si appisola invece di mangiare e mi pare impensabile la vita senza di lui.

giovedì 15 marzo 2018

Manchi solo tu

Tesoro mio,

che ne dici di nascere?
Lo so che stai bene lì. Anche io in effetti sto benissimo così, con i tuoi calcetti che mi tengono compagnia.
Magari hai un po' fifa di uscire, ma credimi, ne ho anche io. Anzi, ne ho molta più di te, perchè io ho accesso ad internet e sono preparatissima su tutti i disastri che possono capitare.
Però vedi, a un certo punto si deve nascere. Sei gigante e sei pronto. E ad occhio se ci evitiamo l'ossitocina è meglio per tutti e due.
Essendo entrato in modo non convenzionale, capisco tu possa avere qualche dubbio sull'uscita tradizionale, ma dicono sia la cosa migliore, quindi ci tocca.
Quindi per favore girati per bene, braccia lungo i fianchi, mento in basso, giù le mani dal cordone e punta i piedi. Ti aspettiamo. Io sarò quella che urla.

Mamma

lunedì 5 marzo 2018

Un vitello

Io che alle elementari ero sempre in prima fila perchè ero più bassetta,
io che non indosso bracciali perchè della mia misura si trovano solo delle Winx,
io che fatico a trovare giacche invernali pesanti perchè la taglia 38 finisce a ottobre*,
io che sono sottopeso da che ho memoria,

ecco, io ho inspiegabilmente concepito un vitello di oltre 3kg e mezzo a 37 settimane +4. Se non fosse per il testone di mio marito, temerei in uno scambio di provette in clinica.

Valutata la testa enorme che si ritrova, il parto verrà indotto allo scadere del termine, quando comunque dovrebbe aver raggiunto i 4kg e 300, se mantiene il ritmo. Con queste premesse sinceramente io sarei più per un cesareo, ma non ho avuto il coraggio di parlarne alla ginecologa e adesso sono qui che mi maledico.


*chissà perchè maglie e pantaloni si trovano benissimo anche taglia 38, ma i giacconi pesanti no... alla fine mi rassegno e compro la 40, ma nel mio piumino entro ancora adesso. E no, non ho un minipancino alla Ferragni. Sembra abbia ingoiato un cocomero intero, altro che...

giovedì 1 marzo 2018

Brave heart

Alterno giorni di moderata apprensione e giorni di angoscia pura.

Ho paura del dolore
Ho paura di avere danni permanenti
Ho paura che succeda qualcosa al piccoletto
Ho paura degli aghi
Ho paura che mi rifiutino l'epidurale
Ho paura anche dell'epidurale
Ho paura che mi facciano l'episiotomia
Ho paura di sentire il rumore della forbice dell'episiotomia e di farci incubi per anni
Ho paura di un cesareo d'urgenza
Ho paura che non mi facciano un cesareo d'urgenza e finisca peggio
Ho paura della ventosa
Ho paura della Kristeller

Ma soprattutto ho paura che decidano tutto i medici, senza interpellarmi. Il corpo è mio, pretendo di essere consultata.

Io comunque, per mettere subito in chiaro che livello di sopportazione del dolore dovranno aspettarsi da me, mi presenterò al pronto soccorso con la crema emla sul braccio su cui mi dovranno mettere l'ago-cannula.

venerdì 23 febbraio 2018

Scende o non scende?

Questo è il dilemma.

- Amore, secondo te è scesa la pancia?
- In che senso scusa?
- E' più bassa?
- Uhm.... [sguardo terrorizzato di chi cerca di capire se c'è una risposta giusta e, nel caso, qual è] non mi sembra...

- Ah la pancia ti è scesa!
- Dici? a me non pare
- Sì, sì, si vede proprio.

- Oh che bella pancia bassa! Quanto manca?
- Poco meno di un mese. Ma quindi anche secondo lei è scesa?
- Sì sì, sicuro! Ma non sente che respira e digerisce meglio?
- Veramente no

Sarà, ma io mi guardo allo specchio e mi pare messa come al solito. Alta e gigante. E comunque non so ancora se sono così impaziente che nasca. La questione parto mi angoscia ancora molto, soprattutto da quando mi sono messa in testa (senza alcun parere medico, solo in base a dove sento i calci) che sia girato con la schiena contro la mia, che NON è una buona posizione. Cioè, in qualche modo nascono anche i bimbi in posizione occipito posteriore, ma fanno una strage sul percorso che francamente eviterei.

venerdì 16 febbraio 2018

L'ora delle lagne

Ho ufficialmente la sciatica. I primi fastidi ho iniziato ad averli al quarto o quinto mese (!!!) ma adesso la situazione è critica. Devo camminare con il passo baldanzoso di una novantenne artritica per evitare che una delle due anche ceda di schianto a metà di un passo. Ma siccome tendenzialmente me ne dimentico, parto camminando decisa (per quanto decisa possa essere l'andatura di una con una cozza da 10kg attaccata alla pancia) e poi dopo 50 metri impreco. Ecco, da lì si fanno mediamente due o tre passi, un'imprecazione e una pausa, due o tre passi, un'imprecazione e una pausa. E siccome i passi sono lunghi pressappoco quanto il mio piede, diciamo che devo partire piuttosto in anticipo. Senza contare che il mio buon proposito di smettere di dire parolacce prima che nasca è andato a farsi il benedire.

In casa poi ho una scala a chiocciola, che percorro abbracciando affettuosamente il palo centrale per paura di farmela di chiappe fino all'ultimo gradino.

Inizio ad essere un pochino stufa, ma non abbastanza da desiderare di partorire.


mercoledì 7 febbraio 2018

Terremoto

Ovunque si legge che a partire dal l'ottavo mese il bimbo inizia a muoversi meno per mancanza di spazio. Qualcuno dovrebbe spiegarlo a quel piccolo terremoto che ho in pancia, che incurante dello spazio ridotto si muove COSTANTEMENTE. E così non solo mi becco calci nelle costole ogni due per tre, ma il mio povero utero reagisce contraendosi a manetta. E va bene che non sono contrazioni forti, ma dopo 5h di contrazioni ogni 5 minuti, al pronto soccorso tocca proprio andarci...

- Ma sei sicura che sia il caso?
- No non sono sicura, anzi credo che non sia nulla, ma la ginecologa ha detto di andarci con contrazioni ogni 10 minuti per almeno 2h. Qui siamo ben peggio.
- Ma se non andiamo cosa puo succedere?
- Beh che magari partorisco qui e non so tu, ma io non so intubarlo, se non respira 
- Ok andiamo.
 
Ovviamente non era nulla.

giovedì 1 febbraio 2018

HELP

Mia mamma mi ha sempre detto che l'unica cosa utile del corso preparto sono gli esercizi di respirazione.
Ieri una lettrice (ciao Selia!) mi ha ammonita di ricordarmi gli esercizi di respirazione.

Ecco. Al mio corso preparto hanno detto "respirate lentamente e a fondo". Fine della questione.

Quindi gentilmente mamme e future mamme, come piffero si deve respirare? Va bene la respirazione yoga (semplificando, riempire i polmoni a partire dalla pancia, poi torace)? Che esercizi si devono fare?

giovedì 18 gennaio 2018

Fifa boia

Quando la gravidanza inizia ad arrivare al termine, sento spesso le future mamme dire quanto non vedano l'ora che il bimbo nasca.

Non io.

Non è che non voglia avere mio figlio in braccio, anzi. Il problema è la transizione da in panza a in braccio. Ho una paura fottuta, acuita dall'ostetrica del corso pre parto e dal suo Facciamo l'epidurale, ma non contateci troppo perchè a volte non si può fare. E dalla ginecologa che per tranquillizzarmi ha aggiunto Tranquilla, il 90% delle donne che la chiedono riescono ad averla.

Il 90%??? E mi dovrei tranquillizzare? Vuol dire che c'è un 10% che resta fottuto!
Io sono sempre stata fortunata nella mia vita eh, ma vorrei ricordare che io e mio marito rientriamo nel 20% di coppie infertili. E se contiamo che avevo 30 anni tondi tondi, direi che le probabilità erano molto più basse. Eppure ci è toccata la pagliuzza corta.

Io senza epidurale non ce la posso fare. Sì, lo so che sono millenni che le donne partoriscono senza, ma io no. Per centinaia di anni la gente si è pure fatta estrarre i denti senza anestesia, io sono 15 anni che rinvio l'estrazione dei denti del giudizio perchè ho troppa paura anche con l'anestesia. Al pick up, descritto come indolore e al massimo fastidioso, pur essendo drogata così tanto da non ricordare neppure il medico che mi ha operata, ho urlato abbastanza forte da farmi sentire da mio marito, a due porte di distanza. Io non posso affrontare il parto senza epidurale. A dirla tutta non sono nemmeno sicura di poterlo affrontare con l'epidurale.

E come se non bastasse, la circonferenza della testa del vitellino è nel 90° percentile, mentre io porto (portavo) la 38.

Se fossimo il disegno di un'entità superiore, sicuramente saremmo fatti meglio. Ad esempio le donne sarebbero dotate di una zip sulla pancia, per un accesso comodo e atraumatico, oppure metteremmo al mondo bambini di un etto e per i primi mesi li porteremmo a spasso in tasca, invece che in carrozzina.

martedì 2 gennaio 2018

2018

Il nostro 2017 si è presentato malissimo e invece è stato meraviglioso. Ora che il 2018 si preannuncia come l'anno migliore di tutti (e non solo per il piccoletto), non vorrei che gli venisse l'ansia da prestazione e ci combinasse qualche disastro. Speruma bin, come si dice da queste parti.

Ma bando alle ciance e auguri a tutti! Che il 2018 porti bimbi a chi li vuole e cicli puntuali a chi trema al solo pensiero, viaggi a chi non sa stare fermo e ozio a chi si vuole riposare. Tanto mare a chi lo sogna tutto l'anno (io! io! io!) e settimane bianche a quei matti che preferiscono la montagna al mare. Cioccolato per tutti, e senza brufoli né ciccia. Risate da aver male alla pancia. E poi sorrisi, abbracci e tanti tanti baci.