martedì 30 agosto 2011

Esperimenti falliti

 
Io non mi sono mai veramente ubriacata in vita mia. Non sono ideologicamante astemia, però di fatto bevo raramente perché il 99% degli alcolici mi fa schifo. In pratica mi piace solo qualche cocktail alla frutta.
La prima volta che mi è girata un po' la testa è stata la sera dopo la laurea e, visto che non ero abituata, quando mi sono alzata in piedi ho temuto di rotolare giù per terra. In realtà era solo un'impressione, visto che sono riuscita ad affrontare scale, buffet e bagno, il tutto sui tacchi, che per me sono un problema anche da sobria. L'esperienza però non mi aveva entusiasmata particolarmente, quindi non ho più ripetuto.
Quest'estate, dopo aver passato una serata a star dietro ad amici imbecilli ed ubriachi (uno era uscito dal finestrino della macchina in corsa per salire sul tetto, un'altra vomitava mezza nuda sdraiata a bordo strada e un terzo, appena ventenne, cercava di far rissa con un gruppo di uomini adulti, grossi e anch'essi ubriachi), mi sono detta che se uno rischia di ridursi in questo stato pur di bere, doveva essermi sfuggito qualcosa di assolutamente meraviglioso dello stato di ebbrezza. Allora ho dato il via alla sperimentazione.
Visto che i picchi di alcol nel mio sangue di solito si registrano dopo che uso il collutorio, la sera successiva ho deciso che un intero cocktail, a stomaco pieno, sarebbe stato più che sufficiente. Mi sono pure dovuta sforzare perché, come sempre, dopo tre sorsi mi era passata la sete. Risultato? Mah... un certo rimbecillimento, equilibrio un po' incerto, un po' di ridarella e tanto sonno. Ho pensato che forse avevo scelto la serata sbagliata, troppo tranquilla.
Così per il secondo esperimento ho aspettato la discoteca. Dopotutto è un classico ubriacarsi in discoteca, no? Dicono ci si senta la testa leggera, si perda qualche freno inibitorio e ci si scateni di più. Dicono. Io no. Io mi sentivo la testa pesante, mi sentivo sgraziata e non avevo più nemmeno voglia di ballare. Nemmeno la ridarella, stavolta. Alla fine mi sono sforzata di ballare per farmi passare più in fretta i sintomi e poi mi sono goduta la serata sobria. Così la mia sperimentazione è miseramente fallita, per la gioia del PrincipeAzzurro, che così può continuare a contare su un'autista sobria.
Pazienza, tanto cosa me ne faccio di una piña colada quando oggi ho scoperto che la mia gelateria preferita fa un meraviglioso frullato di ananas e cocco?
 

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