E non è che viva in un palazzone, eh... in tutto sono 8 appartamenti, ma sul mio piano (l'ultimo) siamo in 4. In quello di fianco c'è un signore tanto gentile e a modo che proprio non ce lo vedo a rubare un ombrello. E comunque anche il suo ombrello era sul pianerottolo, quindi non vedo perchè avrebbe dovuto prendere il mio. Di fronte c'è una signora anziana molto riservata e silenziosa che non esce mai di casa. E poi c'è un appartamento con 4 studenti rasta e un po' cannaioli e mi girano le palle a mille perchè se dico che secondo me sono stati loro passo per vecchia bisbetica, invece è semplice deduzione logica.
Anche perchè io non ce l'ho con i rasta. Anzi, sono anni che ogni volta che qualcuno parla male dei rasta io tiro fuori Rick, ragazzo rasta con cui sono uscita secoli fa e che sembra inventato apposta per smentire qualunque pregiudizio. Ad esempio tutti dicono che quei cosi in testa puzzano. Ora, io non so se fosse un caso isolato o meno, ma i suoi profumavano di balsamo, giuro! Era tenero e romantico (pure troppo, trattandosi di storiella estiva :-) ), educatissimo e gentile. Piaceva persino a mia mamma, nonostante i rasta*... e sono assolutamente certa che non abbia mai rubato un ombrello. Ma nemmeno una caramella, credo. Va beh che è tedesco e i tedeschi, si sa, non sono italiani. Tra l'altro è tedesco ma sembra un incrocio con qualche popolazione a sud dell'equatore, infatti confrontandolo con suo fratello, biondo, occhi azzurri e pelle chiara e lentigginosa, ero convinta fosse adottato. Ma la cosa che mi aveva stupita di più era che nonostante il look e i tratti somatici, che al massimo mi avrebbero fatto pensare ad un suonatore di bonghi, ballava danza classica.
*no, non sono solita presentare a mia mamma uno con cui sono uscita una settimana. Solo che lei l'ha conosciuto prima di me. Storia lunga.