giovedì 13 ottobre 2011

Disordine, aspirapolvere e musei improbabili

 
Una delle mie citazioni preferite è:


"Solo chi non sa piu' che diavolo fare della propria vita si preoccupa di riorganizzare da cima a fondo l'armadio, non potendo mettersi a rassettare il mondo."



Fred Vargas, Io sono il Tenebroso


Citazione che io applico alla mia vita in senso molto più ampio, senza limitarmi assolutamente al solo armadio. Come se non bastasse, la mia innata refrattarietà all'ordine e alle faccende domestiche trova un alleato formidabile nella conformazione della mia camera, che è davvero bellissima, ma ha qualche piccolo difetto: è in una mansarda, è accessibile solo con microscopica scala a chiocciola, è suddivisa in quattro zone, poste a quattro altezze diverse ed in tre delle quattro zone si rischiano craniate ad ogni movimento. Praticamente per passare l'aspirapolvere devo:


  1. tentare il suicidio per salire sulla scala con l'aspirapolvere,


  2. tornare di sotto insultando cani e lavoratrici notturne (no, non le infermiere), perchè ho dimenticato l'adattatore/il tubo di prolunga/l'accessorio con spazzolina,


  3. risalire con l'adattatore/il tubo di prolunga/l'accessorio con spazzolina,


  4. ripetere i punti 2 e 3 per un numero di volte assolutamente irragionevole,


  5. passare l'aspirapolvere facendo attenzione a non sbattere la testa contro le travi e a non inciampare nei gradini, senza trascurare tutte le parti con altezza adatta al massimo ai nanetti di cenerentola (più di metà della stanza), che ovviamente non uso mai ma si impolverano più di tutto il resto,


  6. tentare nuovamente il suicidio per rimettere l'aspirapolvere nello sgabuzzino,


  7. sdraiarmi per 1h aspettando che passi il mal di schiena provocato da 1/2h di lavoro con la schiena curva.


Quindi niente... quando ieri sera ho realizzato che l'ultima volta che la mia stanza aveva visto un aspirapolvere doveva trattarsi del modello sopra raffigurato, ho deciso che disordinata è un conto, ma i gatti di polvere sotto il letto proprio non vanno bene. Così, dopo una giornata di ufficio, una lezione di tedesco e la spesa, mi sono rassegnata a pulire.
Solo che stamattina per caricare la lavatrice ho fatto, da brava massaia, le pile di vestiti bianchi, colorati e da lavare a mano e solo una delle tre è in lavatrice. Le altre giacciono abbandonate nel bel mezzo della stanza, quindi addio camera ordinata!

Se trovo chi mi sposa anche così, trattasi di autentico culo.

PS: cercando il disegno di Wilma con il mammut ho scoperto che esiste un museo dell'aspirapolvere. OK, negli Stati Uniti tutto ciò che ha più di 50 anni è considerato degno di un museo, però.... mah.... diciamo che sono un pochino perplessa. Sempre meglio del museo della carta igienica che, ahimè, ha chiuso nel 2000. Ma niente paura: la sua collezione è ancora custodita dai nuovi proprietari: un tale inestimabile valore non è andato perduto.

3 commenti:

  1. C'è anche il museo della patatina fritta ma non ricordo dove....non mi parlare di polvere, io ci sono allergica e per 6 anni ho dovuto pulire anche il parquet in camera....poi ho cambiato casa

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  2. Una delle mie preferite è: "Solo chi non sa piu' dove diavolo trovare la propria roba si preoccupa di riorganizzare da cima a fondo l'armadio, non potendo mettersi a rassettare la casa." cRaZyVaMPire, blog ingegneresentimentale

    P.S. se il gatto si rifugia sotto il tuo letto e poi ne escono tre o quattro o ha partorito o è "tutto pelo e niente gatto"! Comunque lo capisci...perchè il pelo non miagola. Quindi tranquilla! ;)

    P.P.S. ma una scopa elettrica non sarebbe un po' più pratica?!

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