sabato 24 settembre 2011
Cosa? Noooo… Wow!
giovedì 22 settembre 2011
Sisters should be special
mamma&papà ancora non sanno nulla..
E io invece no, sorellina, non mi ero accorta di nulla. E vorrei essere lì e abbracciarti come tu hai fatto con me qualche anno fa. E vorrei dirti che passerà, che se vorrai potrete sistemare tutto. E che anche se non si sistemerà nulla, andrà bene lo stesso e sarai felice, perchè sei una ragazza splendida. Magari non domani, ma sarai felice, ed è quello che conta. Perchè che il dolore renda più forti è una cazzata immane inventata da qualche autolesionista, però passa, quello sì. E invece nulla, sono riuscita a mala pena a dirti che mi dispiace e che se vuoi puoi venire a trovarmi.
E vorrei che fossimo più unite e avessi voglia di sfogarti con me, invece siamo solo due persone che si vogliono bene ma si sentono una volta al mese. Una volta eravamo due bimbe inseparabili, anche se abbiamo qualche cicatrice in ricordo delle litigate. Giocavamo sempre insieme, ti infilavi nel mio letto se avevi gli incubi, chiacchieravamo fino a tardi fitto fitto finchè mamma urlava "basta! silenzio! dovete dormire!!", ma noi abbassavamo solo la voce. Com'è che adesso siamo sempre così distaccate, come se ci conoscessimo appena? Perchè non ci abbracciamo mai? Mi manca quello che eravamo.
Ti voglio bene sorellina..
Post noioso*
Io lo sapevo che sarebbe finita così: io non posso farcela ad avere un blog, non ho abbastanza costanza. Proprio non ci riesco a fare qualcosa (qualunque cosa) con continuità.
Ma sono proprio senza speranza, eh... quando ho dovuto prendere la pillola ho pregato la ginecologa di prescrivermi l'anello (che si tiene per tre settimane) perché sapevo che con la mia testa ricordarsi di prendere la pastiglia tutti i giorni era pura utopia. Ora che dovrei prendere il magnesio 10 giorni al mese se va bene me lo ricordo due volte (ecco cavolo!! dovevo prenderlo da ieri!!!!). Grazie al cielo se non lo prendo non resto incinta.
Ma mica solo con le medicine: è da mesi che ogni tanto mi riprometto “da domani studio tutti i giorni un'ora”, ma è già buono se resisto per due giorni e so già che arriverò un mese prima a piangere perchè non avrò nessuna possibilità di passare l'esame di abilitazione.
E poi ovviamente l'unica volta in cui ho provato seriamente ad tenere un diario credo sia durato meno di tre settimane.
Però va beh, alla fine non è che mi pagano per scrivere qui. Anzi, ad essere precisa mi pagano per NON scrivere. Nel senso che ora come ora dovrei scrivere una relazione ad un cliente. Oh va beh, ieri ho lavorato 12h, se oggi cazzeggio un po' è più che giusto...
In teoria però ho iniziato questo post con tutt'altro in mente. Volevo dire che io scrivo poco perché fondamentalmente ho un gran culo. Nel senso di fortuna, visto che peso meno di 50kg e quindi difficilmente il mio fondoschiena si può definire grande. Ho un lavoro, che di questi tempi e già di per sé una fortuna, che oltretutto mi piace e paga bene. Sto con PrincipeAzzurro, che anche se mi sgrida perché sono una casinista cronica e quando vado da lui poi ci mette un'ora per rimettere tutto a posto, mi ama. Sono sana come un pesce nonostante mangi in un giorno più dolci del fabbisogno mensile e ogni mese meno verdure del fabbisogno giornaliero. E nonostante aborri qualunque tipo di sport, non parliamo delle palestre che solo all'idea mi stanco. Ci sono stata in tutto tre volte e solo perché mi ci ha portato l'insegnante di educazione fisica del liceo in orario scolastico. Dopo quelle tre volte (per quattro ore e mezza totali) ho messo una croce sopra tutta la faccenda. Francamente pagare per sudare, fare fatica e vedere donne nude non fa per me. L'unica cosa divertente era stata la figura di merda epica di una mia compagna di classe. Aveva attaccato allo zaino un pupazzetto soprannominato “Culottino” perchè aveva un cuore gigante sul sedere. Nello spogliatoio ha pensato bene di esclamare “ma guarda che bello Culottino!” proprio mentre una signora che si stava cambiando aveva il suo sedere nudo a circa mezzo metro dallo zaino....
Dicevo? Ah sì, che sono fortunata. Ecco, io sono fortunata, ma se sono felice non mi viene tanto da scrivere, ecco. In compenso sono anche una noiosa lamentosa, quindi almeno con le lamentele qualcosa riesco a scrivere... Ho controllato: c'è un post che finisce con “sono felice” e uno in cui sono soddisfatta per il referendum, mentre i post in cui borbotto sono infiniti. Eppure da maggio ho fatto un sacco di cose belle!! Ho conosciuto persone divertenti, ho visto posti fantastici.. solo che boh, non ho scritto nulla. Insomma Avrei dovuto chiamare il blog “pentola di fagioli”, solo che a quanto pare ne esiste già uno chiamato così. Si vede che è una cosa comune.
OK, 'sto post è un'indecenza, ma ho deciso che non si cancella nulla. Aggiungerò giusto una nota al titolo per avvertire. E posto una foto di uno di quei posti splendidi cui accennavo prima. Giusto perché chi fosse arrivato fin qui a leggere possa dire “OK, ho buttato cinque minuti della mia vita, però almeno so che se dovessi mai passare nell'Iglesiente non posso perdermi la spiaggia di Scivu”.
*Come si evince dal titolo, questo è di gran lunga il post più noioso della storia dei post. Siete avvertiti
giovedì 15 settembre 2011
Brutta stronza
GRRRRRRRRRRRRRRRR
Oh, inizio ad apprezzare davvero questa cosa del blog. Poter insultare impunemente la stronza è liberatorio.... Sto già un pochino meglio.
giovedì 8 settembre 2011
“Vado solo a pisciare a casa tua e torno”
io: aspetta che vengo a vederle
PrincipeAzzurro: vieni anche a ripararmi il cesso please
io: 1 sec che sto mangiando e dormendo altrimenti nn riesco a muovermi da casa
PrincipeAzzurro: e poi non c'è un divano che si abbina con le poltrone uff
io: ma c'è il divano uguale, se vuoi!
altrimenti mettine uno con stessa forma e colore diverso ma intonato
sta bene lo stesso
PrincipeAzzurro: aspetta che lo cerco
vado solo a pisciare a casa tua e torno
io: ok. ah, sappi che stai ballando da solo in giardino..
Ieri sera, in chat, giocando a Sims. Non abbiamo più speranze.
venerdì 2 settembre 2011
Che classe!

E quando sono stata a fare la tesi negli Stati Uniti il grande capo veniva alle riunioni in maglietta hawaiana, bermuda e infradito.
Va beh, sto divagando.
Il punto è che mi è servito un anno di rimproveri materni ("Non puoi andare in ufficio così! Devi essere più professionale! E mettiti i tacchi, ogni tanto..") per rassegnarmi al fatto che, in alcuni contesti, se devo farmi prendere sul serio mi tocca essere vestita in modo formale. Francamente lo trovo ridicolo, ma tant'è... non le ho fatte io le regole...
Evidentemente il mio capo ha la mia stessa idiosincrasia per queste cose, visto che in ufficio viene in jeans strappati e T-shirt. Siccome però anche lui deve avere avuto una mamma che gli ricordava la cravatta, se deve andare dai clienti si mette i pantaloni scuri e la camicia. E per dare un'ultimo tocco, sfodera la sua adorata cintura. Che è bianca, con disegnato un filo per stendere e appesi al filo tanti piccoli calzini, camicine, mutandine, pantaloncini...
Praticamente è come andare ad una festa con abito lungo e pantofole pelose.